Quindi, la Procura di Palermo, ancora una volta, ha perso. L'ennesimo, clamoroso, assalto allo Stato, alla democrazia, al buon senso, al giusto, è fallito.
La cultura del sospetto, i teoremi che partirono da Padre Pintacuda, che hanno attraversato Orlando Cascio, per arrivare ai Caponnetto, ai Caselli, agli Ingroia, sino ai Di Matteo, agli Scarpinato, sono andati tutti a sbattere contro la realta.
Dopo averla deformata per un trentennio.
In questi trent'anni abbiamo visto assolvere Andreotti dall'accusa di essere, di fatto, il capo della Mafia.
Abbiamo visto Falcone messo sotto accusa e isolato dai suoi colleghi, per non aver voluto vivere di sospetti e di teoremi.
Abbiamo visto il contrasto verso Borsellino, che voleva fare luce sui dossier Mafia-Appalti, sui rapporti fra la Mafia e alcune imprese del nord, di ogni colore.
Abbiamo visto Calogero Mannino, violentato con il carcere e il disonore e poi assolto da tutto.
Abbiamo visto la violenza esercitata verso servitori dello Stato come Bruno Contrada e D'Antona, anni di galera e poi assolti.
Abbiamo visto il Generale Subranni, il Generale Mori e De Donno, coloro che hanno combattuto e arrestato i mafiosi, svillaneggiati, messi sul patibolo, come traditori ed infedeli e poi assolti da tutto.
Abbiamo visto Dell'Utri, accusato di essere l'intermediario fra la Mafia e Berlusconi, un modo per dire che Berlusconi è un mafioso, e poi assolto.
Abbiamo visto vite devastate, abbiamo visto partiti politici e governi distrutti e legislature avvelenate da questa catena di arresti, di processi, di teoremi.
La realtà deformata, la vita democratica deviata. Per trenta, trenta, anni.
Quello di Palermo è stato l'altro punto di attacco allo Stato democratico.
A Milano, con Mani Pulite si dichiarava corrotta , la democrazia dei partiti e la politica.
A Palermo la si voleva dipingere come mafiosa.
La politica( e le istituzioni democratiche) è stata dichiarata corrotta e mafiosa, sull'asse Milano- Palermo.
Ora, è evidente a tutti, dopo trenta anni, che la democrazia aveva dei difetti, che lo Stato ha dei difetti, ma no, no, non sono "il difetto"!
Tutto il veleno antistato, antipolitico, antiparlamentare, delle culture autoritarie, totalitarie, pauperiste, illiberali, sono confluite, sull'asse Milano-Palermo, nelle inchieste fondate su sospetto e teorema.
Culture che hanno viaggiato sulle gambe di questi "eroi", della sinistra peggiore, della destra peggiore.
Un viaggio che ha devastato lo Stato e la democrazia italiana e santificato autentici falsari( della realtà) , come Travaglio, come Purgatori( la Trattativa è la specialità di Atlantide) e utili idioti come Ingroia e Di Matteo. E tanti altri.
Travaglio dice che la "trattativa" c'è stata.
Perché i mafiosi che hanno " trattato" con il Generale Mori e Subranni e De Donno, sono stati condannati!
Ma era quello lo scopo di Mori, Subranni e De Donno!
Idiota!
Sergio Pizzolante