Cesena, 25 marzo. "La solita fuffa green. Dopo il roboante annuncio dell'assessore Francesca Lucchi di qualche settimana fa circa l'imminente installazione di ben 60 colonnine per la ricarica di auto elettriche, ho presentato un'interrogazione per andare a fondo della questione e per capire se il progetto della Giunta sia avvalorato da studi, dati e proiezioni, se esista già un piano per l'installazione delle colonnine e quali siano le modalità del servizio. Avevo visto lungo, dalla stringata risposta di Lucchi emerge più la smania di apparire 'green' nella gara modaiola dell'ecosostenibilità piuttosto che ragionare su dati concreti a cui ricollegare la pianificazione di una rete di colonnine di ricarica congrua alle esigenze dell'utenza".
Così in una nota il consigliere comunale della Lega Fabio Biguzzi.
"Dalla risposta emerge che non è chiaro il numero delle colonnine già presenti sul territorio comunale, che risulterebbe essere almeno il doppio rispetto alle 5 dichiarate, e che non ci sarebbero dati sul loro reale utilizzo, visto che molte di quelle installate appena nel 2015 risulterebbero già obsolete o non funzionanti. Dati, questi ultimi, che sarebbero invece basilari quando si propagandano progetti che potrebbero risultare sovradimensionati rispetto ai bisogni dell'utenza attuale e superati e obsoleti per le necessità di un eventuale numero di futuri utenti in crescita. Sarebbe bastato considerare i dati regionali, che fanno della nostra provincia la 'maglia nera' per immatricolazioni di auto elettriche e ibride, e la media nazionale di auto elettriche, che raggiunge appena lo 0,3% delle immatricolazioni totali, per valutare che il progetto delle 60 colonnine è, per ora, sovradimensionato. In futuro si vedrà, ma qualunque progetto in tal senso dovrà essere corredato da studi analitici prima di essere propagandato. Ultima nota, ma non meno importante. La risposta di Lucchi, oltre alle già citate criticità, contiene addirittura un riferimento a una delibera di Giunta che non riguarda la pertinente approvazione dell'esito di un bando a operatori economici specializzati, ma tutt'altro argomento. Anche queste 'sviste' hanno un significato e non facilitano l'attività dei consiglieri di opposizione".
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