Mentre si affaccia l'ipotesi di riaprire il decreto sui flussi migratori per i lavoratori stagionali, dalle associazioni datoriali, dal mondo dell'agricoltura e persino dal ministro del turismo arrivano richieste di deroghe per consentire l'ingresso celere di cittadini ucraini in fuga dalla guerra con permessi che consentano anche di lavorare. Ma dai sindacati non mancano gli allarmi circa le procedure e il rispetto delle regole, in settori dove tradizionalmente ci sono zone d'ombra nella tutela del lavoro. L'agricoltura e il settore delle trasformazioni agroalimentari soffrono del costo dell'energia, delle materie prime e ora dello stop a importazioni basilari per le stesse colture, gli allevamenti e le industrie delle conserve...Corriere Romagna