Uno squalo, un'A maiuscola e un acronimo identitario. I simboli che idealmente potrebbero descrivere la sua personalità, Carlo Calenda se li è tatuati sulla pelle. Ora, inutile scomodare dissertazioni sociologiche sul linguaggio del corpo e sui simboli della leadership: l'esercizio sarebbe abbastanza superfluo. Ma effettivamente, e al di là dei massimi sistemi, quelli tracciati sugli avambracci del segretario di Azione sono segni curiosi ed eloquenti, se non altro per il fatto di essere sconosciuti ai più. Forse anche ai suoi stessi simpatizzanti.
Raramente, infatti, l'ex ministro li esibisce o ne fa un vanto. Anzi, quei suoi tatuaggi sono spesso coperti dalle maniche di camicia e in pochi - soprattutto nelle occasioni formali - si accorgono della loro presenza. Eppure ci sono e hanno un loro significato. Il più datato, a quanto si apprende, è un piccolo squalo che Calenda si è fece tatuare anni fa nella parte alta dell'avambraccio sinistro. "Teoricamente sarebbe uno squalo, siccome ora sono ingrassato però ora pare un tonno...", aveva ironizzato in passato l'esponte politico, svelando di essersi fatto incidere quel disegno prima delle nozze. "L'ho fatto da ubriaco il giorno prima di sposarmi", aveva raccontato su Radio1 il leader di Azione, buttandola sul ridere con i conduttori radiofonici: "Ma forse ero più ubriaco quando ho preso la tessera del Pd...".
In corrispondenza dello squalo, ma sull'avambraccio opposto, Calenda ha invece tutuata la A di Azione, il partito da lui fondato nel 2019 dopo l'addio al Pd. Un simbolo che l'ex dirigente di azienda - sostengono alcuni - avrebbe scelto ispirandosi alla A degli Avengers, anche se lui nega. "L'ho scelto per collegarmi al Partito d'Azione, una freccia verso il futuro e il blu dell'Europa...", aveva spiegato in tv il diretto interessato. Ora per quel simbolo e per il suo fondatore è arrivato il momento della grande scelta: virare a sinistra o strizzare l'occhio al centro? Calenda temporeggia, aspetta a lanciarsi a capofitto, consapevole del fatto che un passo falso in questa fase potrebbe designare la morte del suo messaggio politico.
Il terzo tatuaggio del segretario di Azione rappresenta la sua romanità ed è l'acronico "Spqr", che l'ex ministro decise di realizzare a una settimana delle elezioni comunali 2021 nella Capitale. "Cuore oltre l'ostacolo. Adesso mia moglie Viola mi corca di botte", aveva commentato lo stesso Calenda postando su Instagram una foto di quel tatuaggio sul polso, da alcuni ritenuto una semplice mossa elettorale.
Per il momento, l'attuale corsa verso il voto non è stata tradotta dal segretario di Azione in nessun tatuaggio. Le incombenze, per il leader di partito, sono infatti ben altre: negli equilibri precari della campagna elettorale, la sinistra lo sta osservando con attenzione e interesse. Il suo potenziale bacino di voti, infatti, potrebbe far comodo alla grande ammucchiata rossa in via di composizione.
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