(ANSA) - BOLOGNA, 13 AGO - Una sorta di 'catena umana' con i
piedi nell'acqua, sulla riva del mare, e le mani - con gli
indici e i pollici uniti - a disegnare un cuore con l'intento
di sensibilizzare i turisti sulla applicazione della Direttiva
Bolkestein in tema di concessioni balneari. Parte da Rimini, la 'battaglia' dei bagnini "per proteggere la spiaggia" con un 'flash mob' in programma alle 11 del giorno di Ferragosto che
dal bagno 62 della città romagnola si irradierà su tutte le
spiagge d'Italia.
"La nostra è una battaglia di tutti - osserva Mauro Vanni,
presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, presidente
della cooperativa Bagnini Rimini Sud e titolare del bagno 62 -
: in attesa che ne sia consapevole il prossimo Governo vogliamo
condividere le ragioni con i turisti che da sempre garantiscono
la sussistenza di una industria turistica che ha la spiaggia
quale volano più potente".
Con l'iniziativa ferragostana condotta insieme a Sib
Confcommercio Rimini, prosegue, "vogliamo dire alla gente che il
ruolo di usurpatori di un bene pubblico, disegnato da un
manipolo di personaggi in cerca di una passerella, è una
posizione totalmente sballata. Chi meglio dei turisti, di coloro
che frequentano la spiaggia, può dire se questa immagine è
reale?" In questo modo, argomenta ancora il presidente di
Confartigianato Imprese Demaniali, "vogliamo far capire alla
gente qual è la posta in gioco, visto che la politica in
ostaggio di tecnici con la benda agli occhi da una vita non
riesce a determinare un equo affronto della famigerata Direttiva
Bolkestein. Noi non siamo contro le evidenze pubbliche, ma per
la tutela della peculiarità che porta oltre 50 milioni di
presenze solo sulla costa romagnola. Vogliamo far capire -
conclude Vanni - che l'alternativa sarebbe consegnare un bene
pubblico nelle mani di chi produce profitti sulla base dello
standard e della spersonalizzazione". (ANSA).
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