(ANSA) - MILANO, 21 AGO - Ha visto due ubriachi che
molestavano in modo pesante due ragazze questa mattina poco
prima delle 10 in piazza Leonardo Da Vinci a Milano ed è
intervenuto per difenderle. A raccontarlo è lo stesso Bruno
Danovaro, campione di arti marziali che abita in zona.
"Ero andato a prendere il giornale quando ho visto quei due
ragazzi che allungavano le mani. Li ho presi e li ho tolti di
dosso alla ragazze tanto da consentire loro di andarsene" spiega
lui che nell'aprile 2020, da volontario del trasporto
medicinali, si è difeso da un tentativo di rapina con il
coltello mandando in ospedale tre malviventi, che evidentemente
non sapevano del suo curriculum di campione judo, poi pugilato e
karate, e jujitsu con 113 incontri di fila vinti.
"In quel caso c'era di mezzo un coltello. Questa volta li ho
solo bloccati. Non voglio passare per giustiziere - ci tiene a
precisare - Non lo sono e non voglio sostituirmi alla forza
pubblica. Ma è un disastro. C'è una baby gang in zona, ci sono
tre o quattro spacciatori che ormai vivono in piazza, giorno e
notte. La situazione sta diventando pesante" soprattutto adesso
che il Politecnico di Milano, che ha la sede principale nella
piazza, "è chiuso, così come la scuola vicina".
"Le forze dell'ordine ci sono e fanno il loro dovere" ma non
possono passare sempre nel momento esatto in cui succedono le
cose, aggiunge Danovaro, che dopo aver bloccato i due ubriachi,
due ragazzi di colore sui 25 anni, li ha fotografati e poi, con
una spalla dolorante, è andato a fare una segnalazione al
commissariato Città Studi. "Non deve diventare un Far West, non
siamo in America - conclude - ma questo non è un bel biglietto
da visita per Milano". (ANSA).
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