Intervistato ieri sera a In onda, trasmissione su La7, Enrico Letta ne ha avute per tutti gli altri rappresentanti della sinistra: dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, al vecchio "amico" Matteo Renzi, oggi a capo di Italia Viva.
"Conte si è autoescluso"
Per quanto concerne Conte, l'amore fra M5s e Pd è ormai acqua passata. E questo lo si è visto anche nei giorni scorsi. Incalzato da Luca Telese, che gli chiedeva delucidazioni in merito a quanto accaduto in Sicilia, altro punto di frattura dell'alleanza fra i due partiti, Letta è stato molto chiaro.
Non può essere stata una rappresaglia dell'ex avvocato del popolo."Noi non abbiamo escluso nessuno. È Conte che si è autoescluso facendo cadere il governo Draghi. Questo ci ha portato nella situazione attuale, non dimentichiamolo. Quel governo doveva andare avanti, perché stava facendo cose importanti. La scelta di mettersi insieme a Salvini e Berlusconi per far cadere il governo, loro non vedevano l'ora", ha attaccato il segretario del Pd, ancora furioso per quanto accaduto lo scorso luglio.
"Noi siamo l'unico grande partito che è rimasto leale al governo, l'unico che lo ha difeso", ha aggiunto.
In Sicilia, in ogni caso, c'è stato un voltafaccia dei grillini, che hanno scelto di non sostenere più la candidata della coalizione Caterina Chinnici, ha precisato Letta. "Io sono abbastanza esterrefatto da quello che è successo. Mi chiedo se sono rimasto legato a un'idea romantica della politica, quella della parola data. Si fa una scelta e poi si è coerenti con quella scelta. Francamente, ne stiamo vedendo di tutti i colori".
"Interlocutori che non hanno voluto fare scelte diverse dalla loro mattonella"
Il Pd ha fatto scelte sbagliate, non riuscendo a dialogare con Giuseppe Conte e Carlo Calenda? "Se posso essere criticato per qualcosa, è per il tempo che ho perso a stare dietro a tutti i nostri interlocutori", ha dichiarato Letta."A cercare di convincere Conte a non fare cadere il governo. Un mese intero per evitare quell'esito, secondo me molto negativo. Da lì è nato tutto. Poi le settimane per convincere Calenda. Si è cercato di interloquire con tutti. Purtroppo una parte dei nostri interlocutori ha pensato più a se stesso. E questi tre interlocutori, che sono fuori dalla coalizione, alla fine hanno fatto la scelta di personalizzare su loro stessi".
Il riferimento, ovviamente, è a Calenda, Conte e Renzi.
È stato Letta a non volere Matteo Renzi per i fatti del 2014? "Non è vero" ha negato il segretario Dem. "Io ho tenuto la porta aperta a tutti. Francamente però, tre interlocutori, Conte, Calenda, Renzi… ognuno dei tre ha pensato molto a se stesso e poco all'interesse generale".
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