Ritornano per il diciannovesimo anno consecutivo, "I suoni dello spirito", rassegna di spiritualità in musica e poesia promossa dall'associazione "Amici del Monte" con la direzione artistica di Paolo Turroni.
Come di consueto, i quattro recital in programma si terranno nei quattro venerdì di agosto (5, 12, 19, 26), nel chiostro quattrocentesco dell'abbazia benedettina.
La manifestazione è stata resa possibile con il patrocinio del Comune di Cesena, il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, e l'apporto musicale del Conservatorio "Maderna".
Come ha scritto Laura Pistolesi, dirigente del Conservatorio, "in questa edizione le scelte musicali sono incentrate sulla voce, lo 'strumento' umano per eccellenza.
In un periodo così difficile per l'umanità, sottolineare l'importanza della comunicazione attraverso la voce, la voce che canta insieme alla voce che parla, in un luogo eletto come la Basilica del Monte, rappresenta una preziosa occasione di riflessione e interiorizzazione dell'umano.
Nei quattro appuntamenti la voce sarà declinata nelle diverse modalità con cui in Conservatorio viene curata: il repertorio lirico, il repertorio jazz, il repertorio antico e sacro, il repertorio folkloristico".
Venerdì 5 agosto il viaggio comincerà con Dante: sarà letto da Ilario Sirri, e commentato da Paolo Turroni, il canto III del "Purgatorio",
in cui campeggia il personaggio di Manfredi e in cui Dante riflette sul potere del perdono divino.
La parte musicale sarà affidata alla cantante russa Radmila Novozheeva, soprano, e al pianista Nicolò Giuliano Tucci: in scaletta brani di Sergej Rachmaninov, Piotr Ilic Ciaicovskij e Nikolaj Rimskij-Korsakov.
La seconda serata, venerdì 12 agosto, tratterà di un mito antichissimo, quello del Graal, letto nella prospettiva moderna della poesia di Thomas Stears Eliot, "La terra desolata", poema pubblicato esattamente cento anni fa. Nel corso della serata la voce di Eliot si unirà a quelle dei poeti e scrittori che hanno trattato del tema del Graal lungo i secoli. La musica sarà quella di Nicoletta Noè, cantautrice e polistrumentista: una scelta, quella della musica jazz, apparentemente poco adatta a un mito così antico, ma in realtà perfettamente coerente all'anno da cui lo spettacoloprende le mosse, ovvero il 1922: gli Anni Venti sono stati, infatti, un'età d'oro per il jazz, e il rapporto fra i testi e le musiche darà nuovo spessore alla serata.
Parteciperanno al recital Loris Canducci, Sabrina Guidi, Iuri Monti, Guendalina Salvigni, Ilario Sirri, Paolo Turroni.
Venerdì 19 agosto ci si dedicherà a Ilario Fioravanti, nel centenario della nascita. Ilario Fioravanti fu fondatore dell'associazione "Amici del Monte" e fino alla morte fu presidente onorario: l'associazione, d'accordo col direttore artistico, ha ritenuto opportuno onorare la sua memoria con una scelta di testi selezionati con l'aiuto di Adele Briani Fioravanti, per raccontare il grande scultore da molteplici e interessanti punti di vista. Per la precisione, verranno ascoltati testi di Fioravanti (riflessioni, pensieri, ricordi), testi su Fioravanti (tratti da decenni di letteratura critica su di lui) e
testi che a Fioravanti piacevano (poesie e testi in prosa che l'artista amava molto). Per la parte musicale si esibiranno Filippo Pantieri (clavicembalo) e Marina Maroncelli (soprano).
Il recital sarà condotto da Ilario Sirri e Paolo Turroni.
"I suoni del tempo" si chiuderanno il 26 agosto e come di consueto la serata finale proporrà un viaggio ideale verso un Paese lontano. Quest'anno si è deciso di dedicare il viaggio all'Ucraina, per conoscere dal punto di vista culturale un mondo non ben noto in Italia, attraverso testi recenti e antichi, alcuni dei quali di difficile reperimento in Italia. Protagonista musicale sarà l'ucraina Anastasiia Batih, soprano, che userà la bandura, antico strumento ucraino, in una serata che coniugherà musiche e testi per conoscere questa terra così martoriata.
Parteciperanno al recital Loris Canducci, Alessandra Fabiani, Sabrina Guidi, Iuri Monti, Guendalina Salvigni, Paolo Turroni.
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