Bassam a-Saadi, il leader della Jihad islamica in Cisgiordania, è stato catturato la scorsa notte a Jenin (Cisgiordania) dopo un prolungato scontro a fuoco con miliziani palestinesi, uno dei quali è rimasto ucciso. Lo ha riferito la radio militare israeliana. Da Gaza l'ala militare della Jihad islamica ha minacciato attacchi di ritorsione. Israele ha elevato lo stato di allerta nell'area vicina alla Striscia: diverse arterie sono state chiuse al traffico e un tratto della ferrovia è stato bloccato.
Bassem a-Saadi (62 anni) ha già scontato diversi periodi di reclusione in Israele. Di recente è stato indicato, secondo fonti militari, come l'ispiratore di una serie di attacchi armati a Jenin e nella Cisgiordania settentrionale. Durante l'operazione che ha portato al suo arresto, un miliizano della Jihad islamica, Cherar al-Kafarini, è rimasto
ucciso e altri due suoi compagni sono stati feriti.
Da Gaza l'ala militare della Jihad islamica ha subito proclamato lo stato di massima allerta fra i suoi miliziani. E ha anche avvertito Israele che reagirà alla cattura del suo
dirigente. Di conseguenza le Forze armate hanno elevato lo stato di allerta in tutte le località israeliane vicine alla striscia di Gaza. Si temono in particolare, secondo la radio militare, lanci di razzi anti-carro verso veicoli in transito o verso il tratto della ferrovia fra Ashkelon e Sderot, che è quello che stamane è stato bloccato.
Israele ha inoltre chiuso il valico di transito con Gaza di Yad Mordechai. Sono rimasti così bloccati migliaia di pendolari di Gaza in procinto di andare a lavorare in Israele.
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