La campagna elettorale non chiude per le ferie ferragostane e non si ferma nemmeno Silvio Berlusconi, che di sabato mattina ha pubblicato un nuovo video delle sue pillole di programma elettorale. Il leader di Forza Italia, la cui campagna è caratterizzata dal motto: "Una pillola al giorno del nostro programma dovrebbe levare di torno i signori della sinistra". L'appuntamento social di oggi per gli elettori è con il tema della burocrazia, tanto caro al Cavaliere, secondo il quale è necessario adottare una importante riforma per snellire i processi che frenano l'economia del nostro Paese.
"Una burocrazia che ci soffoca", ha rimarcato Silvio Berlusconi, che ha ricordato il lungo iter necessario in Italia. "Per costruire una casa o per ristrutturarla, per aprire un attività, un negozio o un ristorante, oggi è richiesta un'infinità di pratiche e di autorizzazioni che durano una infinità di tempo. Con noi, invece, basterà rispettare le leggi e fare una comunicazione per lettera raccomandata al Comune di pertinenza. I lavori potranno partire subito e i controlli si faranno a posteriori, con una multa a chi ha infranto le leggi", ha spiegato il leader di Forza Italia.
Una "semplice riforma", sottolinea Silvio Berlusconi, che però darà nuovo slancio all'economia del Paese: "Si creeranno, solo nell'edilizia, 800mila posti di lavoro in più. Se sei d'accordo, se anche tu vuoi vivere in uno Stato in cui il cittadino può fare tutto quello che non è esplicitamente vietato dalle leggi, il 25 settembre devi andare a votare. E devi votare per Forza Italia". Il programma di Silvio Berlusconi, distillato in pillole social con video brevi che non superano i due minuti, è il format scelto dal leader di Forza Italia per portare le sue idee a conoscenza del maggior numero di persone possibili.
Nelle ultime ore, il Cavaliere è al centro di una strumentalizzazione in mala fede della sinistra, che ha estrapolato una fras, decontestualizzandola, per attaccare lei e la coalizione di centrodestra, in netto vantaggio nei sondaggi. Da sinistra utilizzano sempre i soliti metodi per delegittimare l'avversario utilizzando la macchina del fango. "Qui ormai viene distorto il significato delle parole. Si strumentalizza anche l'ovvio. Come possono verificare tutti ascoltando la mia intervista, non ho mai attaccato il presidente Mattarella, né mai ne ho chiesto le dimissioni", ha dichiarato il Cavaliere in un'intervista rilasciata al direttore del Giornale, Augusto Minzolini, nell'edizione del quotidiano in edicola oggi.
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