"Siamo qui a ricordare a tutti noi che la lunga scia di sangue che ha attraversato Bologna e lasciato tante vittime e piaghe nel nostro popolo, era diretta a colpire la Bologna antifascista e democratica, diga contro il dilagare di tendenze eversive che volevano colpire la nostra democrazia. Tentativi tutti, Strage del 2 agosto, Italicus, 904, Ustica, Uno Bianca, fino al corpo di Marco Biagi, messi insieme da un infame impasto di fascismo, terrorismo, criminalità comune e istituzioni deviate che volevano minare nella profondità la nostra democrazia". Così il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi alla cerimonia del 2 agosto.
"In tutte queste situazioni - ha aggiunto il ministro nella commemorazione con i familiari delle vittime della Strage nel cortile di Palazzo D'Accursio, prima del corteo verso la stazione bolognese - la nostra amata Bologna ha tenuto. Partigiana e repubblicana, lo è sempre stata, ancora una volta ha insegnato al Paese che la nostra costituzione non è un pezzo di carta, ma il fondamento vero della nostra Repubblica e vita comune".
"In tutte queste situazioni - ha aggiunto il ministro nella commemorazione con i familiari delle vittime della Strage nel cortile di Palazzo D'Accursio, prima del corteo verso la stazione bolognese - la nostra amata Bologna ha tenuto. Partigiana e repubblicana, lo è sempre stata, ancora una volta ha insegnato al Paese che la nostra costituzione non è un pezzo di carta, ma il fondamento vero della nostra Repubblica e vita comune".
"Finalmente quest'anno c'è stato il processo ai mandanti, in primo grado ha dato una sentenza importante, che ha confermato quelle che per noi erano intuizioni. Adesso la Corte di assise ha confermato che la strage di Bologna è stata finanziata dalla loggia massonica P2, protetta dai vertici dei servizi segreti e eseguita da terroristi fascisti. Cominciamo ad avere sentenze è sempre più difficile confondere le acque con piste assurde". Così il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della Strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, nel suo intervento nel cortile del Comune nel giorno del 42/o anniversario.
Sbloccare la legge che tutela le vittime di terrorismo e stragi. Lo ha ribadito il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980 Paolo Bolognesi. "Da 18 anni - ha detto - c'è una legge licenziata in parlamento nell'agosto del 2004. Diciotto anni per farla funzionare sono troppi. Finalmente avevamo una legge che stava concludendo l'iter con il favore governo del e tutti i partiti hanno firmato". Ma "in tutto questo iter" ci sarebbero problemi con "i ministeri economici che sembrano fare i furbetti". "Qual è un motivo primo per affossare una legge? Dire che costa troppo", ha detto Bolognesi, secondo cui bisogna evitare che le vittime "debbano fare causa per ottenere quello che gli spetta", ha aggiunto, criticando "l'ottusità di quei ministeri". "Diciott'anni senza normativa sono troppi, per qualche parruccone che vuole una corretta interpretazione".
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