Nadia Urbinati è una politologa nata a Rimini e di origini comuniste, post comuniste, ect, ect…
Non l'ho seguita molto negli anni.
Mi sembrava fosse portatrice di un pensiero politico sbagliato, ma, diciamo, modesto, incapace di fare molti danni.
Per intenderci, non una Galli della Loggia o un Pasquino. Che danni ne han fatti.
Ma questa intervista sul Fatto Quotidiano merita attenzione.
Perché dal pensiero modesto è passata al pensiero inverso. Alla Realtà.
Non mi soffermo sul giudizio su Draghi.
Non conta nulla dice. Compromessi al ribasso, dice. Con Letta e Salvini? Fa scoppiar dal ridere. Questa è proprio una stupidaggine per alimentare lo sforzo disinformativo del giornale orfano di Conte.
Compromessi al ribasso come nella Prima Repubblica, dice. Eh no! Qui non cerca la benevolentiae di Travaglio. Qui manifesta un ribasso evidente di competenza.
Di conoscenza.
È un compromesso al ribasso con i suoi pregiudizi.
La Prima Repubblica è stata un compromesso( bella parola per me, senza compromessi non c'è democrazia), al rialzo, altissimo rialzo.
La Costituzione repubblicana è stato un compromesso. Altissimo.
Quando i padri costituenti decisero, esempio, a favore della piena autonomia e indipendenza della Magistratura( per evitare che i partiti vincenti potessero usarla contro i perdenti), decisero anche la piena autonomia del Parlamento con l'istituto della Immunità Parlamentare.
È nella seconda repubblica dei Travaglio e delle Urbinati e della sinistra giustizialista e della destra dello stato di polizia, che si è deciso di togliere l'immunita per arrivare al compromesso al ribasso della sottomissione del potere legislativo a quello giudiziario.
Nella Prima Repubblica, i peggiori compromessi al ribasso, non si fecero all'interno dell'area delle forze di governo, dalla Dc al Psi alle forze laiche.
Ma fra queste e il PCI.
Lo Statuto dei Lavoratori, ad esempio, fu un compromesso al rialzo, ad altissimo rialzo, fra le forze di governo. Poi arrivo' il compromesso al ribasso con il PCI. Articolo 18 esteso ad ogni umore di corporativismo sindacale( nella versione originale riprendeva una legge di Nenni del 57 a tutela dei sindacalisti). Brodolini disse a Giugni: lo Statuto deve essere per i lavoratori, non per i lavativi.
Poi, altro compromesso al ribasso con il PCI, l'applicazione dello Statuto per le aziende sopra i 15 dipendenti( nella versione originale era 35 dipendenti). Con il risultato del nanismo industriale italiano.
Solo alcuni esempi, per la professoressa Urbinati.
Potrei farne moltissimi. Ma questo è solo un post.
Ma li farò. Ci scriverò un libretto.
Saluti.
No comments:
Post a Comment