La mozione in Consiglio per fare aderire il Comune a "Ready", rete anti-discriminazioni creata da enti pubblici, «non trasformerà Cesena in un gay pride aperto tutto l'anno, non imporrà al sindaco di tingere piazza della Libertà con i colori arcobaleno, non imporrà un Ddl Zan sotto mentite spoglie. Semplicemente permetterà di condividere con altre amministrazioni locali tutte quelle buone pratiche per proteggere le persone da atti omofobi e per sensibilizzare i cittadini». Sono le rassicurazioni date dai Giovani Democratici, che però non risparmiano frecciate alla nota con cui due organi diocesani, il consiglio pastorale e quello delle aggregazioni laicali, hanno espresso timori per una possibile deriva: «Non siamo più ai tempi di Don Camillo e Peppone...Corriere Romagna