In piena crisi da rialzo dei prezzi energetici arriva il via libera dell'Istituto superiore di sanità per il potenziamento della centrale elettrica "Teodora", alimentata a gas, di Porto Corsini. L'iter autorizzativo era iniziato a metà giugno 2020 e riguarda la possibilità di aumentare la potenza elettrica passando da 380 a 410 Megawatt grazie alla sostituzione delle turbine.

In sede di procedimento ministeriale sono state però sollevate diverse perplessità legate soprattutto all'emissione di un nuovo inquinante: l'ammoniaca. La sostanza viene prodotta da un impianto di denitrificazione catalitica previsto nel progetto che, a sua volta, serve per abbattere i valori degli ossidi di azoto (il cui rilascio calerà del 73% rispetto alla situazione attuale).