Cesena, 18 marzo. "La Giunta Lattuca sembra non preoccuparsi dei segnali di allarme che arrivano dai Quartieri. Nonostante gli assessori non facciano altro che parlare di partecipazione e ascolto del territorio, sembra che dalle parole non si passi quasi mai ai fatti".
Così in una nota il vicecapogruppo della Lega in Consiglio comunale Fabio Biguzzi.
"C'è l'esempio del Quartiere Oltresavio dove l'intero consiglio ha bocciato il progetto 'Avanti c'è spazio' riguardante l'ex scuola di Diegaro, esprimendo delusione per il suo fallimento. E c'è il Quartiere Al Mare il cui consiglio, in una recente seduta, ha votato all'unanimità un verbale dove si parla di 'mancanze di risposte' da parte dell'amministrazione comunale su diverse tematiche, fatto che contribuirebbe alla 'perdita di fiducia' dei cittadini rispetto allo stesso consiglio di Quartiere. Segnali preoccupanti e diffusi che mettono a fuoco un difetto di origine nell'azione della Giunta, ovvero la superficialità e l'autoreferenzialità con cui porta avanti molti progetti. Certamente si tratta di una doccia fredda per i consiglieri di Quartiere, eletti circa un anno e mezzo fa con la prospettiva di avere un 'ruolo centrale' e una 'costante collaborazione con l'amministrazione in diversi ambiti'. E non è solo l'opposizione a certificare l'insuccesso dell'operazione 'Quartieri'. Nel numero di marzo 2022 del mensile La Parola, nella cui redazione c'è anche Elena Baredi, già assessore alla Pubblica istruzione e ai Beni culturali e oggi presidente di Asp, la prima pagina è occupata da un articolo che parla dei Quartieri come 'organismi di divulgazione di scelte centrali'. Articolo intitolato non a caso 'la favola della partecipazione'. Crediamo che serva un esame obiettivo degli errori con cui sono nati i nuovi Quartieri. La Lega ha partecipato attivamente alla stesura del regolamento che li ha rinnovati perché consideriamo fondamentale il dialogo con il territorio. Gli eventi ci portano a credere che sia opportuna una sua rielaborazione per evitare che questi Quartieri siano legati da un rapporto di sudditanza alla Giunta diventandone, come già accaduto, la cassa di risonanza, da un lato, o, dall'altro, il filtro alle proteste dei cittadini".
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