Il caro carburanti fa una "vittima": la pesca, dove il costo del gasolio in pochi mesi è quasi triplicato, passando dai 40 centesimi dell'autunno 2021 a 1,10-1,20 euro al litro attuali. Una corsa al rialzo che appare inarrestabile. I rincari dei prezzi delle materie prime stanno determinando una spirale inflattiva dei prezzi al consumo che non si vedeva da decenni. Ma una soluzione pare essere arrivata da Roma.

Il fermo

I costi per l'acquisto del gasolio per mandare in mare le barche da pesca sono lievitati in maniera esponenziale. Si è quindi deciso di fermare l'attività, intanto che si individuano e valutano possibili soluzioni. Un'idea era quella di anticipare fin d'ora il fermo pesca stagionale, in modo da prendere tempo e garantire economicamente gli imbarcati. Ma sembra tramontata dopo gli aiuti garantiti ieri sera. Intanto almeno per tutta la settimana in corso, i pescherecci che effettuano la pesca a strascico e "a volante" avevano deciso di stare fermi in porto, ma la protesta potrebbe rientrare. Si tratta di barche e sistemi di pesca che per lavorare hanno bisogno di un quantitativo di gasolio dai 3mila ai 7mila litri la settimana...Corriere Romagna