Il conflitto bellico spaventa i ravennati e, contemporaneamente, li spinge a gesti di forte generosità nei confronti del popolo ucraino. Le notizie dei combattimenti a pochi passi dalle centrali nucleari di Chernobyl e Zaporizhzhya hanno innescato un'immediata ricerca di prodotti a base di iodio, che promettono di proteggere, almeno in piccola parte, l'organismo dalla possibile esposizione alle radiazioni. «In farmacia avevamo degli integratori alimentari a base di iodio che sono terminati in pochissimo tempo - racconta Domenico Dal Re, presidente dell'Ordine dei farmacisti della provincia di Ravenna -. Le persone sono spaventate e hanno fatto incetta di questi prodotti che si possono vendere senza ricetta. Sui nostri scaffali non ne è rimasto neanche uno. La gente continua a chiederli ma per ora non ne abbiamo altri a disposizione. In questo momento mi sento di invitare le persone alla calma e, soprattutto, di non assumere iodio senza consultarsi con il medico. Comprendo la drammaticità del momento, ma occorre non farsi prendere dal panico. Oggi (ieri per chi legge ndr) ero a Roma per una riunione della categoria; dal Ministero non è giunta alcuna indicazione in merito ai prodotti a base di iodio. Se mai dovessero arrivare disposizioni in questo senso, le farmacie faranno, come sempre, la loro parte»...Corriere Romagna
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