| Luca Bartolini Apr 22 |
Roma, 21 aprile. "Rammarico" per la bocciatura dell'emendamento sulla separazione delle carriere è stata espressa a margine dei lavori d'Aula dal parlamentare della Lega Jacopo Morrone, che ne era il firmatario. "Sono convinto che l'accoglimento di questo emendamento avrebbe accresciuto la portata storica della riforma del sistema giustizia. Attualmente non c'è alcuna garanzia di essere giudicati da un giudice effettivamente terzo. I magistrati della pubblica accusa e quelli chiamati a giudicare sono inseriti in un'unica categoria professionale e transitano, nel corso della loro carriera, da una funzione all'altra. Una contiguità tra pubblico ministero e giudice che rischia di creare uno spirito corporativo tra le due figure e di compromettere un sano e fisiologico antagonismo tra poteri, vero presidio di equilibrio del sistema democratico. E' evidente che questa riforma, per chiamarsi tale, non avrebbe dovuto prescindere dal prevedere la separazione chiara e netta tra le due funzioni giudicante e requirente e dall'assicurare il principio del giusto processo che deve obbligatoriamente passare attraverso una chiara terzietà della funzione giudicante. Le basi sono comunque poste e l'obiettivo è solo rimandato al risultato referendario, spartiacque imprescindibile, a questo punto, per superare una riforma zoppa e conservatrice. Il 'sì' popolare al quesito referendario sulla separazione delle carriere rappresenterà la vera svolta per una giustizia più giusta". |
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