Da acque reflue a nuova risorsa idrica, che porterà beneficio all'agricoltura e all'ambiente. Ammonta a 6 milioni di metri cubi circa il volume di acque reflue depurate che, per ciascuna stagione irrigua, potrà essere messo a disposizione del Consorzio di Bonifica della Romagna attraverso l'impianto di depurazione di Cesena (FC).
È quanto prevede un accordo da sottoscrivere con Hera Spa, Consorzio di Bonifica della Romagna e Atersir, approvato dalla Giunta.
La Regione, dal canto proprio, ha accelerato l'iter dell'accordo, ha spiegato l'assessore all'Ambiente, anche per offrire uno strumento stabile in più per contrastare la siccità che sta affliggendo il territorio in questo periodo e che consenta, quindi, di diminuire il prelievo dalle acque superficiali o da falda.
Si tratta -sottolinea la Regione Emilia-Romagna, unica a non avere procedure di infrazione sulla depurazione delle acque reflue urbane- di un esempio virtuoso, anche di economia circolare, che prende il via dopo quelli di Mancasale, nel reggiano, ma anche di Idar, nel bolognese, o Sassuolo-Fiorano e Savignano sul Panaro, nel modenese.
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