"Il centrodestra vincerà perché Forza Italia ne fa parte. Senza di noi vi sarebbe una destra democratica che raccoglierebbe un numero importante di voti, ma insufficiente a governare". Così Silvio Berlusconi rilancia con forza l'importanza ricoperta dal partito azzurro che, sondaggi alla mano, ha un peso notevole per consentire alla coalizione di trionfare alle urne e di ottenere un numero di seggi tale da poter governare in autonomia.
Il ruolo di Forza Italia
Il leader di Forza Italia ha fatto notare con rammarico che la campagna elettorale in corso è basata non tanto sul confronto civile in merito alle proposte politiche, ma sulla continua demonizzazione del centrodestra. Il Cavaliere, a differenza della sinistra, ogni giorno pubblica sui propri canali social una pillola del programma: un modo per far conoscere agli italiani le ricette dei forzisti per risollevare il Paese.
In tal senso Berlusconi, intervistato dal Corriere della Sera, ha rivendicato la scelta di comunicazione per diffondere i contenuti delle sue priorità di governo: "Mi sforzo di parlare ogni giorno delle cose che faremo, che penso interessino agli italiani più dello stucchevole e inutile 'teatrino della politica'. Ma mi rendo conto di essere pressoché l'unico a farlo". In effetti la sinistra è distratta dai fantasmi del passato e dalla perenne ricerca di infangare l'avversario.
Il Cav ha inoltre voluto sottolineare con orgoglio lo spirito che incarna Forza Italia, un partito che si definisce "garante del profilo liberale, cristiano, garantista, europeista, atlantico del futuro governo". E non come i vari centrini disposti a fare da stampella alla sinistra: "Siamo il centro, quello vero, quello del Partito Popolare Europeo che orgogliosamente rappresentiamo in Italia". Proprio ieri Manfred Weber, presidente del Ppe, è arrivato a Roma per sostenere la campagna elettorale azzurra e rassicurare l'Ue su un eventuale prossimo governo di centrodestra.
Su alcuni quotidiani si parla di un'ipotesi come presidente del Senato o di chissà quali aspirazioni, ma anche in questo caso Berlusconi ha smentito le voci di corridoio: "Io, come sempre, aspiro solo a servire il mio Paese". E ha negato di provare un pizzico di gelosia politica verso Giorgia Meloni che, in caso di vittoria, potrebbe diventare premier: "Davvero una persona con la mia biografia professionale e politica potrebbe provare gelosia verso qualcuno?".
Flat tax al 23%
Berlusconi ha indicato nella flat tax al 23% il punto del suo programma che avrebbe il maggiore impatto economico sulla vita dei cittadini. L'ha definita la "rivoluzione copernicana" del Fisco e del rapporto tra Stato e cittadino. E, proprio in merito al taglio delle tasse, ha citato due esempi come Kennedy e Reagan: "Come insegna l'esperienza di altri Paesi crea benessere per tutti, riduce l'evasione e migliora le finanze pubbliche".
Il leader di Forza Italia ha voluto ricordare alcune misure, tutt'ora vigenti, introdotte dai suoi governi che hanno migliorato la vita dei cittadini: "Non abbiamo mai introdotto nuove tasse e abbiamo mantenuto sempre la pressione fiscale sotto il 40%". Ha aggiunto poi l'abolizione del servizio militare obbligatorio, le leggi anti-fumo e gli accordi con i Paesi della Costa africana per limitare notevolmente l'immigrazione dal Mediterraneo. Una grande parte di italiani, stando a un recente sondaggio di Termometro Politico, giudica Berlusconi come il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 20 anni. "Menomale che qualcuno se n'è accorto", ha ironizzato il Cav.
L'emergenza energetica
Non poteva non essere toccata l'emergenza energetica che sta attanagliando il nostro Paese, che sarà messo a dura prova specialmente in autunno. Il Cav si è detto d'accordo sul programma del governo di un distacco totale dalla dipendenza russa entro l'autunno del 2024, promuovendo i rigassificatori, i termovalorizzatori, le energie rinnovabili e il nucleare pulito. "Tutte cose che la sinistra ha bloccato. Con la sinistra la dipendenza dal gas russo è più che raddoppiata", ha annotato.
All'orizzonte c'è un nuovo intervento del governo per tutelare famiglie e imprese: le interlocuzioni sono in corso per studiare nuovi provvedimenti e coperture economiche. Il premier Mario Draghi spinge per non agire in deficit e anche Berlusconi è sulla stessa linea: "Credo di essere stato il primo a sollecitarlo. Ovviamente sarebbe preferibile farlo senza ulteriori scostamenti di bilancio, se le risorse disponibili lo consentiranno".
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