Il presidente Silvio Berlusconi, intervistato dal Politico, ha affrontato tutti i principali temi di attualità politica del nostro Paese. Quella del Cavaliere è stata una panoramica completa a livello nazionale europeo, nella quale il leader di Forza Italia non si è tirato indietro davanti a nessun tema. Come già ha spiegato in altre occasioni, Silvio Berlusconi ha sottolineato che da parte di Forza Italia c'era la volontà che il governo di Mario Draghi proseguisse fino al termine naturale della legislatura, ma "non è stato possibile, per il comportamento irresponsabile dei Cinque Stelle e per le manovre ambigue del Partito democratico".
A preoccupare il Cavaliere è anche l'astensionismo, che all'ultima tornata elettorale è stato determinante per stabilire il risultato. Alle politiche di settembre, come spiega lo stesso Silvio Berlusconi, il centrodestra "è dato vincente in tutti i sondaggi, ma non ha nulla a che spartire con movimenti populisti di estrema destra che hanno successo in altri Paesi europei". Parole chiare, quelle del Cavaliere, per mettere a tacere una volta per tutte le illazioni della sinistra italiana e internazionale. La coalizione, infatti, rappresenta il fronte "europeo, occidentale, atlantico, pro-Nato, che ha come unico riferimento la democrazia liberale". Ed è proprio su questi principi, che Silvio Berlusconi ha deciso di candidarsi: "Non parteciperei a una maggioranza di governo se non fossi assolutamente sicuro della correttezza democratica, del senso di responsabilità, della lealtà all'Europa e all'Occidente, di tutti i nostri alleati".
E a tal proposito, il Cavaliere ha fatto notare un dettaglio che in pochi, finora, hanno messo in evidenza, ossia che "è il Partito Democratico – non certo noi – che ha appena stretto un'alleanza con l'estrema sinistra, con quelli che hanno votato contro l'allargamento della Nato a Svezia e Finlandia". Gli stessi che accusano il centrodestra di non essere europeisti e atlantisti. Ma mentre da sinistra continuano gli attacchi e le delegittimazioni, basate su fantasiose alleanze e simpatie del centrodestra, Silvio Berlusconi rimarca la sua netta presa di posizione contro Vladimir Putin: "Sono profondamente deluso. Da premier del mio Paese, io ho lavorato, in pieno accordo con i nostri alleati della Nato, per ridefinire i rapporti fra Russia e Occidente. L'accordo Nato-Russia avrebbe potuto inaugurare una stagione nella quale la Russia diventasse un partner e un interlocutore affidabile".
L'accordo di Pratica di Mare, sostenuto e voluto da Silvio Berlusconi, ha messo un punto alla Guerra fredda ma purtroppo quei presupposti sono andati in frantumi. "Oggi la Russia attaccando l'Ucraina ha violato il diritto internazionale e ha portato una guerra dolorosa nel cuore dell'Europa", dice Silvio Berlusconi. Anche per questo motivo, ma soprattutto per i principi che da sempre muovono la sua politica, Silvio Berlusconi non ha dubbi nel dire che "noi di Forza Italia siamo sempre stati con coerenza dalla parte dell'Europa, dell'Occidente, dell'Alleanza Atlantica, degli Stati Uniti. Oggi noi siamo con il popolo ucraino perché siamo per la libertà, come sempre".
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