(ANSA) – LISBONA, 19 AGO – Stanno facendo molto discutere in
Portogallo i dati Eurostat sull'eccesso di mortalità nella zona
Ue, divulgati mercoledì 17 agosto. Secondo il più autorevole
ufficio statistico europeo, a giugno, il tasso di eccesso di
mortalità era del 23,9%, quasi quattro volte superiore alla
media europea, che si attesta sul 6,2%. È il quinto mese
consecutivo che i portoghesi si ritrovano in testa a questa non
piacevole classifica (la Spagna è al secondo posto con il
16,7%). Nel resto d'Europa, infatti, la percentuale di decessi
aggiuntivi rispetto alla mortalità media che si registrava fino
all'esplosione della pandemia da Covid-19 è in fase calante,
mentre in Portogallo aumenta per il quinto mese consecutivo.
Parte della comunità scientifica invita a fare una lettura
incrociata dei dati prima di cedere agli allarmismi. Il
matematico Carlos Antunes dell'Università di Lisbona, per
esempio, in dichiarazioni all'agenzia Lusa ha ricordato che la
mortalità in Portogallo aumenta gradualmente dal 2009 a causa
dell'invecchiamento della popolazione.
Inevitabile, tuttavia, il dito puntato di molti (a cominciare
dal mondo della politica, con il partito di estrema destra,
Chega, che ha chiesto un'interrogazione parlamentare) contro
l'inefficienza del Servizio sanitario nazionale, finito spesso
in prima pagina proprio quest'estate a causa dei reparti di
emergenza ospedaliera chiusi per mancanza di personale.
Ma torna a galla anche l'annosa questione della povertà
energetica dei portoghesi, visto che i decessi aumentano in
concomitanza con i picchi di freddo o di calore. (ANSA).
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