A distanza di diverse ore dal termine del voto online sono stati resi i noti i risultati relativi alla candidatura dei grillini in vista delle elezioni di domenica 25 settembre. Il processo delle Parlamentarie ha consentito agli iscritti di varare la lista degli esponenti del Movimento 5 Stelle da far presentare alle urne, oltre che di dare il via libera ai 15 nomi da inserire con criterio di priorità in uno o più collegi plurinominali. Il leader Giuseppe Conte sarà capolista per la Camera in 4 Regioni differenti, precisamente in 5 collegi.
Conte capolista in 4 Regioni
Il presidente del M5S guiderà le liste in Lombardia (Lombardia 1 – 01 e Lombardia 1 – 02), in Campania (Campania 1 – 01), in Puglia (Puglia – 01) e in Sicilia (Sicilia 1 – 01). Conte si riserva di individuare i nominativi mancanti al fine di completare le liste dove necessario.
Inoltre viene fatto sapere che l'ex premier – dopo aver sentito il garante Beppe Grillo – avrà la possibilità di valutare la compatibilità con i valori e le politiche del Movimento, "esprimendo parere vincolante e insindacabile, in qualunque fase dell'iter fino alla scadenza del termine per il deposito delle liste".
I dubbi sulle liste
In queste ore c'è da aspettarsi una serie di polemiche in merito alle liste partorite dai 5 Stelle. Un avvertimento in tal senso lo ha già dato Lorenzo Borrè, che di recente ha espresso più di qualche perplessità su quello che a suo giudizio sarebbe un vero e proprio conflitto di attribuzioni tra organi interni.
"È come se in una corsa automobilistica a un numero ristretto di piloti, scelti unilateralmente, fossero assegnate delle Ferrari mentre gli altri gareggiano alla guida di un go-kart, con la pressoché assoluta certezza che questi ultimi non potranno mai arrivare primi", ha spiegato l'avvocato dei ricorsi contro il nuovo corso Conte.
Ad aver creato dubbi è anche il nome di Alfonso Colucci, che ricopre l'incarico di Organo di controllo. Una figura che svolge un ruolo non indifferente: nello Statuto si legge che il presidente può nominare l'Organo di controllo con l'obbligo di vigilare anche sul rispetto delle deliberazioni degli Organi associativi. C'è chi aveva avanzato sospetti, ma fonti del M5S hanno smentito le accuse di incompatibilità poiché dicono che la certificazione notarile delle votazioni viene svolta da un altro notaio e non da lui.
Il listino dei fedelissimi
Gli iscritti avevano dato l'ok al listino di fedelissimi di Conte. C'è dunque una speranza per tutti. Per un posto alla Camera correranno l'ex sindaco di Torino Chiara Appendino (capolista in tutti e 4 i collegi del Piemonte), Federico Cafiero de Raho (Emilia-Romagna – 03 e in Calabria), Alfonso Colucci (Lazio 1 – 02), l'ex ministro Sergio Costa (Campania 1 – 02), Livio De Santoli (Lazio 1 – 01), il vicepresidente Michele Gubitosa (Campania 2 – 02), il vicepresidente Riccardo Ricciardi (Toscana – 01 e Toscana – 02), Francesco Silvestri (Lazio 1 – 03) e Alessandra Todde (Lombardia 2 – 01 e Sardegna – 01).
Per il Senato proveranno a strappare un posto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli (Friuli-Venezia Giulia – 01, Lazio – 02 e Campania – 02), Ettore Licheri (Piemonte – 02, Toscana – 01 e Sardegna – 01), Roberto Scarpinato (Calabria – 01 e Sicilia – 01), l'attuale capogruppo dei senatori grillini Mariolina Castellone (Campania – 01), Mario Turco (Puglia – 01 e Basilicata – 01) e Barbara Floridia (Sicilia – 02).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte
No comments:
Post a Comment