Partenza di buona lena per Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che accelera dopo i primi scambi e sale dell'1,2%, trainato da Nexi (+6,9%) che sorprende il mercato con degli obiettivi di piano superiori alle attese degli analisti. Sul listino milanese si mettono in luce Poste (+2,4%), Mediolanum (+2,1%) e Stm (+2,1%). Bene anche i bancari con Unicredit (+2,4%), Bper (+2%), in recupero Stellantis (+2,1%) e Pirelli (+2%) mentre continua a correre Tim (+2,1%) in attesa di capire quale strada potrà imboccare la creazione della rete unica. In fondo al listino si colloca Leonardo (-1,9%), con un pugno di utilities guidate da Terna (-0,6%) e A2A (-0,4%).
Lo spread Btp-Bund sale fino a 249 punti base in avvio di contrattazioni, in rialzo di circa sette punti rispetto alla chiusura di ieri, per poi ripiegare a 244 punti. Il rendimento del nostro decennale sale al 4,578%, in crescita di circa 4 punti base.
Mps non riesce a fare prezzo a Piazza Affari, dove il titolo non è ancora entrato agli scambi – come accaduto ieri per tutta la giornata – e segna un calo teorico del 23%. Ieri Borsa Italiana ha disposto il divieto di immissione di ordini senza limite di prezzo per agevolare le negoziazioni. La volatilità sul titolo segue il raggruppamento azionario, disposto in vista dell'aumento da 2,5 miliardi di euro.
Le Borse europee provano a rialzare la testa in avvio di seduta, lasciando per un attimo da parte i timori di recessione. A Londra l'indice Ftse 100 avanza dello 0,19% a 7.034 punti, a Parigi il Cac 40 sale dello 0,7% a 5.809 punti mentre a Francoforte il Dax guadagna lo 0,86% a 12.332 punti.
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