Poche battute e la Borsa di Milano cambia rotta, il Ftse Mib gira in rialzo guadagnando lo 0,5 per cento, unica in rialzo in Europa. Sugli scudi Tim (+4,8%) insieme a Finecobank (+3,9%) e le banche ben comprate. Bpm sale dell'1,7%, Nexi l'1,7%, Bper l'1,1 per cento. Deboli i titoli dell'energia con Eni in calo dell'1,1% ed Enel dello 0,74 per cento.
Spread tra Btp e Bund a 231 punti base vicino ai valori della chiusura di venerdì (230 punti) nel giorno successivo alle elezioni. Il differenziale dopo un calo a 223 punti è poi risalito. Il rendimento del decennale italiano è in aumento al 4,41%.
Quotazioni dell'euro ancora in discesa in avvio di settimana: la moneta unica europea passa di mano a 0,9648 sul dollaro a fronte del valore di 0,9693 di chiusura di venerdì a New York. Giù anche la sterlina che tocca i minimi storici a 1,03 sulla valuta americana mentre l'euro recupera sullo yen a 138,85 (+0,58%).
Le Borse europee avviano in calo la prima seduta della settimana. Gli investitori concentrano la loro attenzione verso l'andamento dell'economica globale con l'aumentare dei rischi di recessione. Si guarda anche alle tensioni sui titoli di Stato ed all'evoluzione politica in Italia dopo il voto. Avvio in flessione per Parigi (-0,67%), Francoforte (-0,43%) e Londra (-0,1%).
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