(ANSA) – CASERTA, 14 SET – "Il popolo di Terra di Lavoro
merita rispetto": sono le parole dello striscione che ha aperto
ieri sera a Caserta la fiaccolata degli allevatori bufalini,
giunti nel capoluogo della Reggia con decine di trattori,
parcheggiate tra piazza Vanvitelli, sede della prefettura, e
davanti al Monumento ai Caduti, vicino alla Asl. Due luoghi
scelti perché rappresentano istituzioni coinvolte, nella
vertenza che da mesi vede contrapposti gli allevatori della
bufala campana alla Regione, con i primi che chiedono il ritiro
del piano regionale di eradicazione della brucellosi e della tbc
bufalina, che in dieci anni ha portato alla macellazione di
140mila capi di cui solo l'1,4% realmente malato. L'Asl è
l'autorità che invia per conto della Regione i veterinari nelle
aziende a certificare la presenza o meno della malattia e a
decidere gli abbattimenti.
Alla prefettura invece gli allevatori hanno chiesto da tempo
di aprire un tavolo di confronto con la partecipazione di
Regione e Governo. "Istituzioni regionali e nazionali – dice
Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa
del Patrimonio Bufalino – devono sedersi a un tavolo in
prefettura, perché la responsabilità di risolvere il problema è
non solo di De Luca, ma anche del Ministro della Salute
Speranza. Ma finora la politica è stata assente. Basta pensare
che consiglieri regionali del Pd ci hanno detto che De Luca
sabato vuole incontrarci ma ancora non abbiamo avuto
convocazione". Sono intervenuti al presidio il candidato della
Lega alle elezioni Gianpiero Zinzi e quello di FdI Marco
Cerreto; presente come sempre a tutte le manifestazioni degli
allevatori, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale.
"Non capisco come il centrosinistra – riflette Natale – non
si sia ancora mosso su questa vertenza così grave. E lo abbia
fatto ieri con una promessa di incontro, che non risolve nulla".
Per Francesco Geremia, segretario di Cna Campania Nord, unica
tra le grandi associazioni di categoria a sostenere gli
allevatori, "la politica deve dare risposte, qui c'è in gioco la
sopravvivenza di un settore fondamentale per il Casertano, che
fa girare un'intera economia". Il presidio degli allevatori è continuato per tutta la notte.
(ANSA).
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