Dopo aver osservato "tante persone nel programma ho visto che in quasi tutte permane il sogno di trovare una persona per sempre, anche in quelli che dicono di volersi solo divertire. Oggi anche con la tecnologia, le occasioni di incontrare un amore forse sono aumentate in teoria, ma questo non l'ha reso, nei fatti più facile. E dalle domande di partecipazione che arrivano, vediamo che sempre più persone considerano la possibilità di riuscirci tanto distante da decidere di provare anche con la tv". Lo spiega all'ANSA Flavio Montrucchio, parlando della nuova stagione di Primo appuntamento, il dating show in onda da martedì 6 settembre alle 21:20 su Real Time (canale 31) in anteprima streaming su Discovery+.
Il programma nato nel 2017 ha avuto alla conduzione nella prima edizione Valerio Capriotti, nella seconda Gabriele Corsi e dalla terza Montrucchio, con un balzo in termini di ascolti e numero di candidati ai casting. "Sono molto contento del risultato, le attese non erano rassicuranti, i programmi classici di dating in Italia non avevamo mai realmente attecchito, a parte quello di Maria de Filippi, che però ha dato al suo quella virata personale capace di renderlo così longevo… come qualsiasi cosa che lei crei, d'altronde – sottolinea il conduttore -. All'inizio anche Primo appuntamento non era stato così capito. Io sono stato fortunato perché sono arrivato quando il programma ha iniziato ad andare bene… ovviamente non per merito mio" si schermisce. Ora "siamo arrivati a coprire la programmazione di quasi tutto l'anno. E' un dating accolto con sempre più interesse, tanto che quest'anno abbiamo esordito con un tour in giro per l'Italia in cui selezionavamo anche eventuali candidati. E abbiamo fatto anche lo spinoff, 'Primo appuntamento Crociera' (potrebbe tornare con una terza edizione da aprile, ndr). E' nato in periodo covid, ma è andato talmente bene da aver deciso di continuare a realizzarlo. Lì le dinamiche sono più da reality che da dating ed è bello esplorare anche quella strada".
Da conduttore comunque "il mio compito è essere sempre super partes. Cerco di fare arrivare le personalità dei protagonisti al pubblico a casa, attraverso talvolta un sorriso, talvolta con una riflessione in più". 'Primo appuntamento' fa anche dell'inclusività una bandiera: "Abbiamo avuto partecipanti dai 18 agli 89anni. Non abbiamo nessun vincolo di orientamento anagrafico, sessuale, religioso, di nessun'altra natura". Un'altra linea guida, nel racconto degli appuntamenti, che hanno luogo in un ristorante, è la veridicità: "Chi partecipa non vede telecamere, ne' persone della produzione a parte me. Anche il ristorante è reale, un locale aperto al pubblico. Il nostro obiettivo è far emergere sempre la realtà di ciò che succede". Montrucchio ha deciso di mettersi alla prova come conduttore, dopo un percorso di 15 anni da attore: "Mi sentivo un po' saturo, rispetto ai ruoli che mi offrivano. L'età e la paternità mi hanno cambiato. Più che nel recitare un personaggio, mi trovavo più a mio agio nei panni di Flavio. Così ho trovato l'intrattenimento un po' più nelle mie corde. Ogni tanto mi manca il palcoscenico, ma mi sento bene nelle mie scelte, sto facendo quello che mi piace e con passione".
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