Sono passate due settimane da quando il centrodestra ha vinto le elezioni democraticamente. Fratelli d'Italia è uscito dalle urne come partito preferito dagli utenti, tra i travasi di bile della sinistra. Travasi che non sono evidentemente ancora finiti, come dimostrano i continui tweet scomposti di una delle pasionarie più accanite della sinistra, Rula Jebreal, che sembra non volersi arrendere all'evidenza e continua, imperterrita, a cercare di minare la credibilità del centrodestra, anche a livello internazionale, con attacchi scomposti e pregni di fake news.
Ma sempre per la strana logica sinistra secondo la quale loro possono dire tutto ma le persone attaccate non possono essere difese, ogni rimostranza che viene fatta alle sue deliranti affermazioni, dal suo punto di vista diventa un attacco squadrista alla sua persona. Nulla di nuovo, certo, ma l'insistenza con la quale Rula Jebreal sta seminando mine sul web inizia a destare più di qualche sospetto.
L'ultima riguarda il ranking sulla libertà di stampa, che vede l'Italia distante dalle prime posizioni. Ed è su questo dato che Rula Jebreal si è arrampicata sugli specchi con l'ennesima invettiva contro il centrodestra, che nemmeno si è ancora insediato in parlamento e a Palazzo Chigi, ma che da parte sua lascia intendere sia responsabile di questo non mirabile risultato. "L'Italia è al 58° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa. La stampa affronta le minacce della criminalità organizzata, di una coalizione neofascista e dei suoi sostenitori radicalizzati che minacciano i giornalisti con la violenza nel tentativo di metterli a tacere. Penso ai nostri colleghi italiani che vivono sotto la protezione della polizia", ha scritto la giornalista. Un ranking che non fa onore all'Italia ma che non può essere imputato al centrodestra, considerando che nell'ultimo decennio a governare c'è stata quasi esclusivamente la sinistra tanto cara alla giornalista.
Una insinuazione pesante da parte di Rula Jebreal, che ancora una volta associa la coalizione di centrodestra al neofascimo ma, soprattutto, alla criminalità organizzata. Non una scelta casuale da parte della giornalista, che sembra voler far passare all'estero il messaggio che in Italia ci siano file di giornalisti sotto scorta a causa di minacce da parte dei sostenitori del centrodestra.
L'ennesimo tentativo da parte di Rula Jebreal di avvelenare i pozzi e insinuare dubbi che, però, ormai viene sempre più criticato anche da parte sinistra. Il modus operandi di Rula Jebreal sta minando la credibilità della sinistra, come le hanno fatto notare a più riprese anche gli esponenti politici, da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. E come cerca di farle notare anche la stampa allineata, che non la tiene più sotto il suo ombrello protettivo.
"Il partito di sinistra ha governato per 10 degli ultimi 11 anni e lo sta ancora facendo. Quindi è la sinistra che minaccia la libertà di stampa. La tua non è informazione, ma propaganda di basso livello", le fa notare con educazione un utente, sottolineando le contraddizioni dell'ennesimo post scomposto e pretestuoso. Anche perché lei, come tutti quelli che desiderano esprimere una propria opinione, sono liberi di farlo, trovando spazio su carta stampata, televisioni, radio, web e social.
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