La sinistra sta mostrando il suo vero volto da quando ha capito che dopo il 25 settembre sarebbe andata all'opposizione. Stavolta, non ci sono stati cavilli, non c'è stata possibilità di creare un governo senza i voti degli italiani: ha vinto la democrazia. Ma, per loro, democrazia esiste solo quando fa comodo. E sono i giornalisti di parte quelli più accaniti, quelli che continuano a sventolare lo spettro del fascismo, tanto più ora che Ignazio La Russa è diventato presidente del Senato. Corrado Formigli sembra non raccapezzarsi di questo e ieri, durante la puntata di Piazzapulita, ha cercato in tutti i modi di convincere il pubblico che l'Italia stia correndo un rischio fascista.
Ci ha provato senza soluzione di continuità dall'inizio alla fine della sua trasmissione, anche con sistemi di psicologia spicciola di bassa lega. A un certo punto sui social è partito perfino un gioco alcolico, che prevedeva di bere uno shottino ogni volta che Formigli chiamava il neoeletto presidente con il suo nome completo Ignazio Benito Maria La Russa. Di alcuni di quelli che hanno iniziato il gioco alle 21.30 non si sono avute più tracce alla fine della puntata, forse erano già in coma etilico.
Corrado Formigli non vedeva l'ora di tirare fuori dal suo archivio lo scontro avuto con la Russa durante i concitati giorni della caduta del governo Berlusconi e Ignazio La Russa, allora ministro, si rifiutò di rispondere alle domande petulanti e insistenti dell'allora inviato di Michele Santoro. E se l'è legata al dito, Formigli, tanto da aspettare pazientemente più di un decennio per riesumare quell'evento e portarlo a dimostrazione di quella teoria di appartenenza fascista che ha sottinteso (più o meno esplicitamente) per tutta la puntata.
"Con tutti i senatori che c'erano a Palazzo Madama, proprio Ignazio Maria Benito La Russa dovevate eleggere", si è chiesto Formigli, ignorando completamente il concetto di democrazia, anni luce distante dalla sinistra. Si potrebbe fare la domanda opposta, ossia "perché non La Russa", ma la risposta sarebbe la solita banale solfa sul fascismo, che per altro c'è stata senza nemmeno chiedere.
Infatti, nel corso della puntata è stata presentata una clip riassuntiva della Marcia su Roma e su Benito Mussolini, con tanto di domanda retorica: "Chi rese possibile la sua ascesa?". La risposta, non richiesta, pretende di essere il tratto d'unione tra ieri e oggi: "Un torpore e un'incapacità di tutti". Il sottinteso di questo filmato appare ben chiaro a tutti, così come il sillogismo che si è voluto costruire riproponendo i filmati di Vox e associandolo evidentemente a Fratelli d'Italia. Così come quello che ha inteso Ezio Mauro, ospite della prima parte del programma, quando ha dichiarato: "Con l'avvento di Giorgia Meloni al governo finisce l'antifascismo".
Mezzucci infantili ed elementari, che gli stessi telespettatori hanno fortemente criticato: "Se Piazzapulita & co non abbassano un po' la cresta, credendosi sfacciatamente superiori al 'popolo' che ha votato destra, alle prossime elezioni FdI prenderà il 40% da solo. Il tracollo della sinistra è stato causato anche da programmi tv faziosi". Come dargli torto davanti alla solita spocchia della presunta intellighenzia?
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