I nani, i partiti senza partito, si erano persi nel bosco, andavano in bocca ai lupi del populismo e del sovranismo, i Trump, gli Orban, i Bannon, o del governismo condominiale dei Conte, poi, Mattarella e l'Europa hanno detto basta.
Il bosco andava in fiamme e l'incendio poteva allargarsi in Europa.
Draghi ha detto si a Mattarella. Certo.
Ma, soprattutto, ha risposto ad un domanda europea. Ad una richiesta di stabilità europea.
Un commissariamento.
Che sia benedetto.
A chi storce il naso, dico che prima c'era il governo dei nani.
Gli dico anche che è da un bel po' che i partiti sono senza partito, la democrazia senza democrazia, i Governi senza Governo, il Parlamento senza Parlamento.
La politica italiana era persa nel bosco.
E ai lupi stranieri si aggiungevano, si aggiungono ancora, fiere italiane: le Procure, gli imbonitori televisivi, le burocrazie alte e basse.
Pronte a ripartire.
Ci sono già prove in corso.
Benedetto sia il commissariamento quindi.
Ma la domanda è questa: meglio il Quirinale o Palazzo Chigi?
Da dove Draghi è più forte?
Difficile rispondere.
Pensavo ad un Presidente del Consiglio alla Cartabia. Neutro politicamente, ma nella linea draghiana, europea.
E un Draghi Presidente del consiglio sino al 23 e poi, di nuovo, a capo di una coalizione europeista di partiti, capaci di esprimersi in campagna elettorale a favore di Draghi.
Con una legge elettorale proporzionale.
Non ne sono più così sicuro.
Quando hai a che fare con i nani( non gli esseri umani, parlo della politica), si è a rischio.
Rischiamo di eleggere un Presidente della Repubblica debole.
Con una debolissima capacità di tenere insieme i nani.
Che sono quasi tutti sotto il 20 per cento.
Con la destra dominata da una corsa verso il nulla.
Da una sinistra che cerca il nulla: Conte.
Da un centro che si azzuffa e non conta nulla.
Che ne sarà di noi?
Allora forse, forse, Draghi può svolgere meglio il suo compito, per l'Italia e per l'Europa, dal Quirinale.
Che, diciamoci la verità, negli anni del nanismo politico, è stata l'unica istituzione ad altezza normale.
Sergio Pizzolante