Parlare di "oasi felice" nel pieno di una pandemia potrebbe sembrare una bestemmia. Eppure, nel giorno in cui la Società italiana di chirurgia lancia l'allarme perché le sale operatorie, causa Covid, in tutto lo Stivale sono costrette a rinviare tra il 50 e l'80 per cento degli interventi e temono di dover vedere un'altra volta pazienti critici, come i tumorali, aggravarsi per l'impossibilità di poter intervenire, per l'Azienda Usl Romagna, puntualizza il direttore generale Tiziano Carradori, «la nostra attività ha subito, per il momento, la normale riduzione programmata durante ogni periodo festivo. Un taglio del 20-25 per cento che probabilmente manterremo ancora per una o due settimane». E dopo? «Ovvio, per il futuro molto dipenderà dallo sviluppo della pandemia che, stando alle previsioni fino ad ora non smentite dall'Istituto superiore di sanità, dovrebbe toccare il suo apice, tra una decina di giorni circa»...Corriere Romagna