La situazione che stiamo vivendo vede una consistente pressione ospedaliera, che stiamo affrontando grazie al continuo sforzo dei nostri operatori sanitari, a cui non smetterò mai di rivolgere il mio ringraziamento per la dedizione e la professionalità che stanno dimostrando anche in questa ennesima ondata pandemica
Nelle ultime settimane abbiamo avuto una progressione rilevantissima dell'incidenza, che è passata da 500 casi ogni centomila abitanti quindici giorni fa a 1.600 la scorsa settimana, a quasi 2.000 oggi. Un denominatore imponente, in continua crescita, a cui fa fronte - grazie alla vaccinazione del 90% dei cittadini - una quota di ricoveri in proporzione inferiore a quella delle scorse ondate, e che ora è intorno all'1,5%
Ma un conto è l'1,5% di poche centinaia di casi, come abbiamo osservato fino a poche settimane fa, un conto è l'1,5% di un denominatore in costante e veloce ascesa - oggi circa 14mila nuovi casi - che determina un numero di ospedalizzazioni che rischia di mettere in difficoltà le nostre strutture ospedaliere
I ricoveri, soprattutto in terapia intensiva, sarebbero nettamente inferiori se i cittadini ancora non vaccinati si fidassero delle indicazioni scientifiche e si vaccinassero. Oggi, infatti, la stragrande maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva (oltre il 75%) riguarda proprio cittadini che non sono vaccinati, una quota che assume una dimensione ancora più allarmante se rapportata alla platea dei non vaccinati
Il mio invito è solo uno: vaccinatevi, in questo modo oltre a tutelare la vostra salute contribuirete a ridurre la pressione ospedaliera e la diffusione del contagio.