Durante lo scorso Consiglio Comunale del 24 febbraio è stato discusso un nostro ordine del
giorno avente per oggetto il "conferimento rifiuti riciclabili, contributi Conai e emergenza
rincari energetici", odg reso necessario dopo i crescenti rincari delle bollette di luce e gas, dati
confermati anche da Arera, ovvero l'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che riporta
come nel primo trimestre dell'anno le bollette della luce sono cresciute più del 131%, mentre il gas
del 94% rispetto allo stesso periodo del 2021, inoltre 11 associazioni di consumatori hanno inviato
una lettera d'appello all'Anci, affinché tutti i Comuni italiani contribuiscano concretamente alla lotta
contro il caro bollette.
Ben 224 comuni italiani detengono quote di partecipazione in società dell'energia, alcuni addirittura
ne controllano il 100%, Assoutenti ci dice che le Amministrazioni stanno beneficiando sulle tariffe di
luce e gas, garantendosi maggiori utili grazie al rialzo dei prezzi dell'energia, profitti a cui i Comuni
potrebbero rinunciare, destinandoli integralmente a sostegno delle famiglie e delle imprese
schiacciate dal caro energetico.
Il gruppo Lega Cervia ha chiesto, nel Consiglio Comunale del 24/02/2022, una assunzione di
responsabilità da parte dell'Amministrazione per far fronte al problema, perché non ci si può
accontentare della propaganda uscita sui giornali, dove si comunica che per far fronte ai rincari è
stato stipulato un patto tra i Comuni ed Hera volto a rateizzare le super bollette in arrivo, oltre
dall'appello di Hera che chiede agli utenti di spegnere per più ore al giorno il termosifone e gli
elettrodomestici, e di usare le candele per l'illuminazione notturna, parole a nostro avviso
inaccettabili.
La responsabilità sociale d'impresa non è ispirata alla semplice logica del profitto, in momenti difficili
come questi deve diventare un valore sacrificabile e differibile per assicurare la tenuta sociale ed
economica delle famiglie e delle imprese. Ci permettiamo di ricordare che l'emergenza pandemica
e quella climatica, negli ultimi giorni aggravate anche dal recente conflitto russo/uscraino, hanno
stravolto qualsiasi parametro economico, reintroducendo il concetto e la pratica del deficit spending
per le Amministrazioni pubbliche, concetto che diventa ora necessario estendere nelle dovute forme
e modalità, anche alle attività imprenditoriali di controllo pubblico. In poche parole, in tempi di vacche
grasse è giusto mungere, ma in tempi di vacche magre è meglio fermarsi affinché esse non muoiano,
aspettando tempi migliori per tornarle a mungere.
Abbiamo rivolto un appello all'Amministrazione affinché si facesse portavoce, di una iniziativa volta
a riformulare i calcoli economici per permettere una redistribuzione degli utili volta ad aiutare ad
abbassare le bollette dei cittadini e delle imprese; in tempi di emergenza è obbligatorio trovare
soluzioni d'emergenza.
Possiamo annoverare questa iniziativa nel settore welfare? Forse sì, perché l'espressione welfare
significa proprio stato del benessere, inteso come un insieme di servizi: istruzione, assistenza
sanitaria, pensioni, protezione contro malattie, infortuni e disoccupazione che lo Stato offre ai propri
cittadini. Ma non è forse altrettanto vero che le imprese costrette a chiudere, le famiglie al freddo e
al buio, non necessitano anche loro di aiuto per potersi dire stato del benessere?
Il Governo pochi giorni fa ha varato un pacchetto di aiuti a favore dei Comuni per coprire i costi extra
delle bollette legate ai rincari energetici e risorse ad hoc per gli impianti sportivi ed in particolare per
le piscine. Anche questa iniziativa è condivisibile, poiché anche i Comuni stessi sono interessati
dagli esosi aumenti di gas e luce, però ora tocca anche a questi ultimi fare un sacrificio per il bene
della propria comunità.
Nonostante un primo rinvio della discussione in aula nella speranza che il nostro appello
all'istituzione di un tavolo pubblico con Hera fosse accolto al fine di individuare soluzioni tecnico
operative adeguate per attuare quanto proposto, l'ordine del giorno è stato bocciato dalla
maggioranza che ha ritenuto sufficienti le soluzioni ad oggi adottate. Quindi ora è il momento
dell'assunzione delle responsabilità politiche per aver bocciato in toto il nostro appello, nel frattempo
siamo ad evidenziare come Ravenna Holding, organo societario del partito che raggruppa tutte le
partecipate dei Comuni ravennati, ha annunciato la distribuzione di più di 10 milioni di euro di utili,
proventi ottenuti direttamente dalle tasche dei cittadini.
Ci dicono dalla regia che da tali dividendi ne benificeremo in servizi gratuiti, peccato che in tanti
abbiano la sensazione di pagare senza sconti: parcheggi, acqua potabile, mense scolastiche,
trasporti pubblici, farmacie e quant'altro, stessa cosa per la Tari, che invece parrebbe scontata del
20% proprio per l'effetto del reinvestimento degli utili stessi. Sicuramente saremo molto fortunati
come il PD ci dice, peccato però che la percezione comune non sia questa, mentre sovviene sempre
più spesso la sensazione fastidiosa di posizione prona perenne.
Cervia, 01.03.2022.
I Consiglieri Comunali:
Enea Puntiroli
Daniela Monti
Stefano Versari
Gianluca Salomoni
Monica Garoia
20220118 ODG Conferimento rifiuti riciclabili e contributi Conai
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