(ANSA) - LISBONA, 03 AGO - Partirà domani la Volta a
Portugal, ossia il Giro del Portogallo. Ma il ciclismo
portoghese è stato recentemente travolto dalle inchieste
giudiziarie, al punto che la gara, giunta all'83/a edizione,
rischiava la sospensione. Così il suo direttore, Joaquim Gomes,
in una dichiarazione di ieri alla Lusa, ha dovuto assicurare che
la "Volta" si farà, anche se non nega il brutto momento per il
ciclismo nazionale".
Proprio ieri la Polizia giudiziaria ha effettuato altre
perquisizioni nelle sedi di alcune importanti squadre e nelle
case di almeno due atleti, nell'ambito dell'operazione
antidoping denominata 'Prova limpa' (prova pulita). Le
perquisizioni, durante le quali sarebbero state sequestrate
sacche di sangue, anabolizzanti e broncodilatatori, seguono a
distanza di una settimana la decisione dell'Unione ciclistica
internazionale di impedire la partecipazione alla 'Volta'
dell'intera squadra del W52/Fc Porto, su segnalazione
dell'autorità portoghese antidoping, la quale aveva sospeso otto
atleti e due tecnici della squadra ciclistica che vantava un
partenariato (momentaneamente sospeso) con la più famosa squadra
di calcio del Porto. "Quanti sponsor ci saranno l'anno prossimo?
Questa per alcune squadre sarà la fine", ha dichiarato
anonimamente al quotidiano sportivo 'O Jogo' un dirigente di una
delle squadre coinvolte nell'inchiesta. (ANSA).
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