(ANSA) - GENOVA, 04 AGO - Scaffali dell'acqua gasata vuoti in
un supermercato di Loano (Savona), dove sono spuntati i cartelli
per avvisare i clienti della mancanza del prodotto. E anche in
molti altri negozi della Liguria scarseggiano i prodotti gasati.
Sono gli effetti della mancanza di Co2 che ha costretto già la
società Sant'Anna, il più grosso produttore europeo di acque
oligominerali, a interrompere la produzione il mese scorso.
Nei punti vendite della catena Coop Liguria "la presenza dei
prodotti varia di giorno in giorno - spiegano dall'ufficio
stampa -. Molti fornitori posticipano le consegne e stiamo
assistendo anche a un'assalto allo scaffale come già successo
con la farina durante il lockdown o la pasta a inizio della
guerra. Stiamo iniziando a mettere i cartelli per limitare gli
acquisiti oltre il fabbisogno familiare".
Alcuni negozi più piccoli stanno tirando fuori casse di acque
minerali gasate di marche mai viste in Liguria. Ma oltre al
rincaro dell'anidride carbonica, pesano sulla produzione
l'aumento del costo della plastica e dei trasporti. Molti
fornitori aspettano di avere carichi più consistenti per fare
meno viaggi visto l'aumento del carburante e della benzina.
Una situazione che Alberto Bertone, presidente e
amministratore delegato di Acqua Sant'Anna, aveva già previsto a
inizio luglio. "Le aziende di C02 ci spiegano che preferiscono
destinare la produzione al comparto della sanità. Così - aveva
sottolineato - l'acqua gasata rischia di finire: una volta
finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non
ci saranno più bottiglie in vendita". (ANSA).
---
Fonte originale: Leggi ora la fonte
No comments:
Post a Comment