Silvio Berlusconi è in campo, ormai, da 28 anni e non ha mai perso l'entusiasmo, come dimostra la campagna elettorale appassionata che il Cavaliere sta conducendo in queste settimane. Intervistato da il Messaggero, davanti al "patto per la Costituzione" inventato da Enrico Letta, che non è altro che la grande ammucchiata per racimolare qualche voto, Silvio Berlusconi non ha dubbi su quali siano le potenzialità di quel gruppo: "Da parte delle sinistre vedo i prodromi di una campagna solo di denigrazione dell'avversario. Non riescono a dire nulla sul loro programma. Forse perché sono in disaccordo su tutto".
Un approccio completamente diverso rispetto a quello del centrodestra che, invece, sta lavorando per portare a conoscenza degli elettori i suoi propositi "con un linguaggio sereno e rispettoso". E anche questo sta influendo sui sondaggi, che danno la coalizione di centrodestra favorita. L'alleanza formata da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini ha già posto le basi per un futuro governo, con accordi stabiliti e condivisi, e sta già lavorando anche alla sintesi di un programma condiviso, che dovrebbe essere pronto già nei prossimi giorni. Sarà un governo con una sua identità che, però, proseguirà i progetti utili attuati dal governo di Mario Draghi, come il Pnrr: "Va attuato, rispettando i tempi e le scadenze. Ho detto più volte che non disperderemo quanto di buono ha fatto il governo Draghi".
Ma porterà avanti anche la sua agenda che, come ha spiegato Silvio Berlusconi comprende anche un ritocco delle pensioni, una battaglia alla quale il Cavaliere tiene da sempre e in modo particolare: "Nessuno può vivere dignitosamente con meno di 1000 euro al mese. E quindi innalzeremo a 1000 euro, per 13 mensilità, le pensioni di anzianità e di invalidità oggi più basse dei 1000 euro. E daremo la stessa pensione alle nostre mamme e alle nostre nonne che dopo una vita di lavoro e di sacrifici meritano di vivere una vecchiaia serena e dignitosa".
Ma c'è anche la flat tax al 23% nei piani di Silvio Berlusconi, che spiega essere quella "che avevamo messo a punto io e Antonio Martino. I miei governi erano comunque riusciti a mantenere la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 43,6%. Quella della flat tax sarà davvero una riforma fondamentale". Grazie a questa, il Cavaliere è certo di riuscire a ridurre l'evasione fiscale e a recuperare i fondi necessari per attuare i progetti stabiliti. Il presidente di Forza Italia smonta anche le preoccupazioni della sinistra circa diverse collocazioni dell'Italia nello scacchiere internazionale: "L'Italia si collocherebbe esattamente dov'è ora, dalla parte dell'Europa, dell'Occidente, dell'alleanza Atlantica, degli Stati Uniti, della libertà. Per noi questo è assolutamente irrinunciabile, ma non ho dubbi anche per quanto riguarda i nostri alleati".
E a proposito degli alleati, Silvio Berlusconi non ha che parole d'elogio per loro, che hanno diversi punti i comune con lui: "Giorgia, la determinazione e il coraggio, Matteo la capacità di parlare agli italiani e anche quella di saper ascoltare". Ma sul suo ruolo a partire dal 25 settembre si rincorrono molte voci e indiscrezioni, che il premier non vuole sciogliere. Tuttavia, finora ha smentito la possibilità di ricoprire il ruolo di presidente del Senato o, addirittura, di premier: "Nella vita ho avuto il privilegio di guidare il mio Paese per quasi 10 anni, di presiedere, unico premier al mondo, 3 volte il G7 e il G8, di far contare più di sempre l'Italia in Europa e nel mondo, di diventare amico dei principali leader della terra, di mettere fine ad oltre 50 anni di guerra fredda nel 2002. Non basta?".
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