(ANSA) - MILANO, 02 AGO - Piscina e palestra dell'hotel sono
diverse dalle immagini pubblicate sul sito di prenotazioni, così
il turista milanese decide di fare ricorso e il giudice di pace
gli dà ragione e la vacanza in Puglia gli viene rimborsata.
E' la vicenda, riportata oggi dal Corriere della Sera, di un
turista milanese che, arrivato in Puglia nel giugno del 2018
nell'hotel che aveva prenotato sulla piattaforma Booking, ha
trovato al posto di una piscina una vasca poco profonda e nella
palestra un solo attrezzo e un tapis roulant sotto il sole. Così
l'uomo, 44 anni, che aveva sborsato in anticipo 2.250 euro per
alcuni giorni di relax e benessere a Vieste, nel Foggiano, ha
annunciato al titolare dell'hotel la sua intenzione di andarsene
e l'albergatore gli ha risposto che avrebbe potuto cambiare aria
ma così facendo avrebbe perso i suoi soldi. Il rimborso sarebbe
arrivato infatti solo in caso di nuova prenotazione della sua
camera, nel frattempo rimessa su Booking.
Il turista ha rifiutato l'offerta della piattaforma di
prenotazioni, che ha messo sul piatto 100 euro, e ha deciso di
appellarsi alla magistratura per riavere il suo denaro e dopo un
contenzioso di tre anni, il giudice di pace di Milano Alexia
Dulcetta ha accolto il ricorso e ordinato alla struttura di
rimborsare i sette giorni già pagati e non goduti, oltre alle
spese processuali. Un provvedimento che ha fatto esultare il
Codacons: "Siamo sempre attivi nel tutelare i consumatori da
episodi di questo tipo - osserva il presidente nazionale Marco
Donzelli, avvocato che ha rappresentato il turista meneghino in
tribunale - i cittadini devono capire che quando scelgono il
pacchetto ferie devono avere le stesse accortezze di quando, ad
esempio, decidono di acquistare una caldaia o un'automobile
nuova". (ANSA).
---
Fonte originale: Leggi ora la fonte
No comments:
Post a Comment