Nel goffo tentativo di trovare un qualunque appiglio per attaccare il centrodestra e Giorgia Meloni - visto che non possono controbattere sul programma, che loro non hanno -, a sinistra si sbracciano e si attaccano a qualunque cosa secondo loro utile per delegittimare la coalizione avversaria. Tra gli ultimi episodi c'è sicuramente il video dello stupro di Piacenza, adeguatamente oscurato, pubblicato da Giorgia Meloni sui suoi profili social. Da sinistra l'hanno accusata di voler fare propaganda sulla pelle di una donna violentata e sono loro stessi che la fanno, in maniera scomposta, per distrarre l'attenzione dal fatto che a compiere quel tremendo atto sia stato un richiedente asilo, una di quelle risorse protette e coccolate da sinistra. Ma qualcuno ancora lucido e capace di condurre una campagna elettorale dignitosa a sinistra c'è, ed è Emma Bonino, che sebbene sia distante dal pensiero di Giorgia Meloni, ha messo ogni tassello al suo posto zittendo Letta e gli amici.
"L'indecenza è lo stupro in sé: io non lo avrei pubblicato ma il video pubblicato dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, non mi scandalizza", ha dichiarato Emma Bonino ad Agorà. La leader di +Europa, infatti, da sempre conduce battaglie in favore delle donne, ben prima che la sinistra di oggi ne facesse una questione di facciata utile solo a prendere qualche like sui social con le declinazioni al femminile delle parole. "Per me il tema scandaloso sono il femminicidio e lo stupro. Che poi si vedano o meno è un altro discorso. Ho fatto tutta una lotta perché lo stupro - usato come arma durante la guerra in ex Jugoslavia - entrasse fra i crimini di guerra. Il video non mi scandalizza, ma lo stupro in sé", ha ribadito Emma Bonino, figlia di una vecchia scuola politica che non delegittima l'avversario ma lo affronta.
E, infatti, la leader di +Europa in questa occasione ha voluto dare una lezione ai politici di sinistra che nelle ultime ore, per non dire negli ultimi giorni, si sono sbracciati e dimenati per chi attaccava in maniera più scomposta e aggressiva la leader di Fratelli d'Italia. "Io non condivido una singola parola delle proposte della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni", ha detto Emma Bonino, ribadendo un concetto ormai noto. Ma, ci ha tenuto a sottolineare, "non sopporto gli insulti e la mancanza di rispetto. Vorrei che fosse chiaro e che diventasse un comportamento duro e civile nel dibattito politico" . Una lezione che, tuttavia, difficilmente a sinistra avranno imparato.
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