"Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Così su twitter Alessandro Di Battista postando un video in cui spiega di aver sentito Giuseppe Conte e "anche parlando con lui", aver "compreso che ci sono tante componenti dell'attuale M5s che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico". L'ex 5s parla anche di alcune interviste: "Le più gentili erano 'se torna si deve allineare' e le meno erano 'non abbiamo bisogno di lui perché è un distruttore tipo Attila", "quando forse i disboscatori di consensi sono stati altri". Su Conte afferma: "E' stato molto sincero", "è un galantuomo".
"Con Conte abbiamo avuto una interlocuzione molto leale e lo ringrazio perché è stato molto sincero" e "per me è un galantuomo". "Credo abbia veramente a cuore gli interessi del paese", anche se "su alcune posizione abbiamo idee molto diverse". "Io - spiega Di Battista - non sono un atlantista, non credo minimamente all'efficacia delle sanzioni, io mai avrei votato per l'invio di armi all'Ucraina". "Io anche parlando con lui (il leader del M5s Giuseppe Conte, ndr) ho compreso che ci sono tante componenti dell'attuale M5s che non mi vogliono. Da Grillo passando per Fico non mi vogliono, per una serie di ragioni, forse perché temono il fatto che io sia poco imbrigliabile, che io possa - giustamente - ricordare gli errori politici commessi soprattutto negli ultimi due anni, da vari esponenti: senz'altro Grillo, Di Maio che poi se ne è andato, Fico".
"Io di fatto sono stato costretto a lasciare il M5s, proprio perché soprattutto Grillo ha indirizzato il Movimento" nel "governo dell'assembramento". "Ma anche precedentemente io ho avuto momenti difficili, quando fondamentalmente mi hanno impedito di fare il capo politico del M5s evitando di votare, quando non hanno neppure voluto pubblicare i voti degli Stati Generali perché io avevo preso il triplo dei voti di Di Maio". "E quindi non si doveva far sapere", ha detto ancora Di Battista nel video pubblicato sui social.
"Politicamente oggi non mi fido di Beppe Grillo" che "ancora, in parte, fa da padre padrone" e "io sotto Grillo non ci sto". Poi precisa: "Io non dimentico quello che Grillo ha fatto per il paese e anche per me", "perché se sono la persona che sono", con "determinati valori", "è anche perché me li ha insegnati Grillo e Gianroberto Casaleggio". Di Battista sottolinea che "Grillo ci ha rimesso una valanga di soldi con M5s nonchè tranquillità personale".
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