CITTA' DEL MESSICO - L'ex procuratore generale del Messico Jesus Murillo Karam è detenuto in custodia cautelare affinché ne sia garantita la presenza mercoledì all'udienza preliminare che stabilirà se il magistrato sarà incriminato per la vicenda dei 43 studenti 'desaparecidos' nel 2014 ad Ayotzinapa. Lo rivela una fonte giudiziaria.
Murillo Karam è stato arrestato ieri, insieme ad altri 64 fra militari e poliziotti, accusati tutti di complicità con il crimine organizzato, rapimento, tortura, omicidio e ostruzione della giustizia. Fu infatti lui l'autore della cosiddetta "Verità storica", il risultato dell'inchiesta ufficiale del 2015 sul caso, voluta dall'allora presidente messicano, Enrique Peña Nieto. Conclusioni che non convinsero nessuno e non parlarono del coinvolgimento, o per lo meno della complicità della giustizia e delle forze dell'ordine messicane in quel crimine, definito 'delitto di Stato' dalla recente inchiesta resa pubblica venerdì, coordinata dal sottosegretario dell'Interno Alejandro Encinas e voluto dall'attuale presidente messicano, Andrés Manuel Lopez Obrador.
La notte fra il 26 e 27 settembre 2014 43 studenti di un istituto di Ayotzinapa, nello stato meridionale di Guerrero, che avevano prenotato dei pullman per partecipare a una manifestazione di protesta a Città del Messico, furono rapiti e assassinati e i loro corpi fatti sparire da parte del cartello di narcotrafficanti 'Guerreros Unidos', ai quali erano stati girati dai poliziotti, per motivi non ancora del tutto chiariti: una vicenda che ha profondamente scosso il Messico, sollevando un'onda lunga di sdegno, e il mondo intero.
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