Da alleati a sfidanti. Emma Bonino e Carlo Calenda si contenderanno il seggio nel collegio di Roma Centro per il Senato. I vertici del centrosinistra hanno chirurgicamente scelto la storica leader dei Radicali per cercare di infliggere una sconfitta al leader di Azione, proprio in uno dei suoi feudi.
Calenda, dal canto suo, ha commentato positivamente la notizia. "Ottimo. Felice di avere Emma Bonino come avversaria al Senato. Magari riusciremo a confrontarci sui problemi di Roma. Lasciando da parte invettive e insulti", ha scritto su Twitter, facendo un non tanto velato riferimento ai botta e risposta che ci sono stati nei giorni scorsi con la Bonino, dopo la sua scelta di rompere il patto stipulato con Enrico Letta. Per Calenda non era accettabile stare nella stessa coalizione di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, segretari di Sinistra Italia e Verdi, due partiti che ha nnosempre contestato l'Agenda Draghi. Azione era federata con i radicali di +Europa di Emma Bonino e Benedetto Della Vedova che, invece, hanno scelto di restare fedeli all'alleanza di centrosinistra per "battere la destra sovranista" di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. "In tutta la mia lunga vita politica mai avevo visto un voltafaccia così repentino, immotivato e pure truffaldino", aveva detto la Bonino, durante la conferenza stampa per la candidatura di Carlo Cottarelli, commentando lo strappo di Calenda che si era consumato tre giorni dopo dalla firma dell'accordo con Letta. "Emma, io sono una persona educata. Ho avuto per te solo parole di stima. Cerca però di non perdere il controllo di te stessa. Grazie", era stata la risposta dell'ex ministro dello Sviluppo economico. La Bonino, già in precedenza, aveva definito "incomprensibile" la mossa di Calenda. "Per me è arrivata all'improvviso e manca di quella serietà che è richiesta a chi voglia assumere la responsabilità di governo di un Paese", aveva detto.
Calenda, intervistato su La7, aveva replicato così:"Le voglio molto bene e rispetto la sua scelta. L'unica cosa che le chiedo è di non dire che non fosse costantemente informata, perché io sono stato in contatto con Della Vedova a ogni passaggio". Poco dopo era arrivato il duro commento dell'ex radicale:"Calenda ci vuole molto bene? Pensate cosa ci avrebbe ancora fatto se ci avesse voluto male. Sarebbe passato alla tortura fisica, non so. Anche io sono molto affezionata al Calenda buono che firma gli accordi. Ma evidentemente ci dev'essere un gemello cattivo di Calenda che straccia gli accordi dopo 72 ore".
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