La sinistra continua a puntare il dito contro il centrodestra per la pubblicazione, da parte di Giorgia Meloni, del video relativo allo stupro di Piacenza. Al di là del fatto che la leader di Fratelli d'Italia ha condiviso la clip completamente oscurata, tanto che non erano riconoscibili né l'assalitore, un richiedente asilo della Guinea, né la sua vittima, una donna ucraina, da sinistra fino al pomeriggio di oggi non ci sono state parole di solidarietà per la vittima, solo attacchi alla leader di Fratelli d'Italia. Ma c'è di più, perché in questa assurda caccia alle streghe messa in atto dalla sinistra, che invece di puntare il dito contro l'aggressore puntano solo a demonizzare chi ha denunciato i fatti, da sinistra puntano anche il dito contro la Lega.
Corradino Mineo, ospite di Controcorrente (Rete 4), ha dichiarato di aver visto le immagini su ipotetici profili legati alla Lega e che "Giorgia Meloni non lo avrebbe pubblicato. Solo che l'ha pubblicato Salvini e lei ha dovuto corrergli dietro. Questo è il punto politico". Mineo non sembra avere dubbi su quanto dice ma a stretto giro, e in tempo reale, è arrivata la replica della Lega: "Le pagine social del partito di Matteo Salvini non hanno mai pubblicato il video dello stupro di Piacenza ma solo la notizia del crimine. Ci difenderemo dal fango di qualche opinionista disinformato nelle sedi opportune".
La replica della Lega trova Mineo spiazzato: "Io l'ho visto. Posso aver visto male ma l'ho visto. Sono andato a guardare Matteo Salvini e c'era. La notizia e c'era il riquadro del video, che non ho aperto". Ma l'opinionista non è l'unico ad aver puntato il dito contro la Lega, in questa assurda campagna elettorale dove la sinistra spara nel mucchio pur di colpire. Anche Monica Cirinnà ha fatto la stessa cosa questo pomeriggio e anche a lei la Lega ha replicato negando ogni attribuzione: "La Lega non ha mai pubblicato il video di Piacenza. Mi stupisco però che il problema per la Cirinnà sia questo e non il terribile stupro di un immigrato irregolare, fatiscente richiedente asilo, ai danni di una povera donna in pieno giorno. Spostare l'attenzione dal problema non aiuta persone e associazioni che – giorno dopo giorno e con grande impegno – si battono contro la violenza sulle donne". Così ha replicato la deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile dipartimento Pari opportunità.
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