La decisione del presidente Vladimir Putin di condurre la speciale operazione in Ucraina è sostenuta dall'assoluta maggioranza dei russi. Lo sottolinea il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov in un'intervista alla Tv RBC citata dalla Tass. "Possiamo solo parlare di consolidamento qui, perché la maggioranza assoluta della popolazione del nostro Paese sostiene la decisione del nostro comandante in capo e presidente".
Secondo quanto riferisce Ukrinform, l'esercito russo ha bombardato il distretto di Nikopol, nella regione dell'Ucraina orientale Dnipropetrovsk, con Grad Mlrs, e civili sono stati feriti. Venti condomini e 11 edifici privati sono stati danneggiati nella città – ha riferito l'amministrazione militare – . Una casa è stata distrutta. I proiettili
hanno colpito un asilo, due scuole, un centro di creativo e un club sportivo. Sono state danneggiate diverse linee del gas e automobili. Anche diverse linee elettriche sono state interrotte. Più di 2.000 famiglie sono rimaste senza elettricità. Le squadre di emergenza sono al lavoro per riparare le linee.
Lo stato maggiore di Kiev riferisce peraltro che le forze armate ucraine hanno respinto gli attacchi dell'esercito russo nella regione di Donetsk, in particolare nelle aree di Soledar, Zaytseve, Shakhta Butivka e Spartak, mentre permane la minaccia di massicci attacchi aerei e missilistici sulle infrastrutture militari e civili in tutto il territorio ucraino. E nel Mar Nero, le portaerei russe Kalibr sono in allerta. Nell'ultima giornata le truppe di Mosca hanno lanciato tre attacchi missilistici e più di 35 attacchi aerei, 50 attacchi Mlrs.
Da informazioni di intelligence Usa citate da media americani e riprese anche dal Guardian, intanto, emerge che il ministero russo della Difesa avrebbe avviato un'operazione per l'acquisto di missili dalla Corea del Nord allo scopo di potenziare il suo arsenale necessario per l'offensiva in Ucraina. Una fonte Usa, che parla sotto anonimato, ha inoltre sottolineato come il fatto che Mosca si rivolga a Pyongyang dimostra che "l'esercito russo continua a soffrire per la grave carenza di rifornimenti in Ucraina, anche a causa dei controlli e delle sanzioni sulle esportazioni".
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