Ormai, non è più una novità. Sono ormai mesi che Elodie, quasi a ogni occasione disponibile, non manca occasione di attaccare Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Certo, qualcuno potrebbe obiettare che lei risponde alle domande che le vengono poste dai giornalisti. Ed è vero. Ma se lei non avesse in passato parlato in un certo modo di politica, esponendosi con prese di posizione nette, oggi i giornalisti la intervisterebbero sulla sua musica e non capiterebbe che, a ogni intervista, le venissero fatte domande sui leader di centrodestra. Anche durante la Mostra del cinema di Venezia, Elodie ha trovato il modo di attaccare Giorgia Meloni, in quello che per lei sembra essere diventato uno scontro personale.
Stavolta, Giorgia Meloni è stata paragonata a "un uomo del 1922" dalla cantante, che l'ha definita "poco donna", rispondendo a un giornalista che le chiedeva un suo parere sulle parole di Hillary Clinton pochi giorni fa, rilasciate proprio dalla città lagunare. Se c'è una cosa che di Hillary Clinton non si può dire è che l'ex segretario di Stato americano sia vicino alle posizioni di Fratelli d'Italia. Hillary Clinton è uno dei più importanti esponenti del Partito democratico americano ma, nonostante questo, si è espressa positivamente nei confronti di Giorgia Meloni, senza alimentare il clima d'odio con argomentazioni banali e, da un certo punto di vista, anche offensive. "L'elezione della prima premier in un Paese rappresenta sempre una rottura col passato, ed è sicuramente una buona cosa. Però poi, come per ogni leader, donna o uomo, deve essere giudicata per quello che fa. Non sono mai stata d'accordo con Margaret Thatcher, ma ho ammirato la sua determinazione. Chiaramente poi si votano le idee", ha detto l'ex segretario di Stato.
Un discorso maturo quello di Hillary Clinton, soprattutto democratico e rispettoso del politico. Il rispetto dell'avversario politico, invece, sembra essersi completamente annebbiato nel nostro Paese, non solo tra i gli artisti che vorrebbero essere considerati come dei maitre a penser politici, ma dagli stessi politici. Quel che è ancora più grave è che l'avvelenamento dei pozzi di questa campagna elettorale da parte degli esponenti della sinistra probabilmente nasce proprio dalla volontà dei politici di imitare gli artisti che, con le loro invettive, raccolgono consensi sul web. "È incredibile che una donna parli come un uomo del 1922, questo è il problema. Una donna, una madre, dovrebbe avere un'attenzione per i diritti e dovrebbe capire che ci sono da sempre situazioni complesse dal punto di vista femminile. È incredibile come sia violenta e come sia poco donna", ha detto Elodie. Tralasciando ogni altra considerazione, superflua davanti al fatto che la leader di Fratelli d'Italia venga definita "poco donna", è evidente che Elodie non conosca la storia, se dice che la leader di Fratelli d'Italia "parla come un uomo del 1922". Domanda retorica: cosa sarebbe accaduto se a essere definita così fosse stata un'esponente politica della sinistra?
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