L'ultimo intervento di Mario Draghi sta facendo ancora discutere. In particolare, a creare movimento nella politica italiana è un particolare passaggio del premier in carica, che pochi giorni fa ha dichiarato: "La democrazia italiana è forte, non si fa battere dai nemici esterni, dai loro pupazzi prezzolati". Giovanni Floris, conduttore di Di Martedì, ha chiesto un commento in merito ad Alessandro Di Battista, ex esponente di spicco del Movimento 5 stelle, poi fuoriuscito ma ancora fortemente legato ai valori che hanno mosso il M5s ai suoi albori. Di Battista, com'era ampiamente prevedibile, ha criticato l'atteggiamento di Draghi: "Immagino si riferisse alla Russia, pupazzi prezzolati non lo so, ma credo sia un dovere da parte del presidente del Consiglio che fa delle accuse così gravi, infamanti, fare nomi e cognomi, altrimenti sono delle boutade che francamente non gli fanno onore".
Parole che non sono piaciute a Bruno Tabacci, che a questo giro elettorale ha prestato il simbolo a Luigi Di Maio, anche lui fuoriuscito dal Movimento 5 stelle, che ha però tentato la strada della candidatura con un proprio partito. Tabacci, che pare non aver particolare simpatia di Alessandro Di Battista, ha punto l'ex pupillo di Beppe Grillo, che proprio di recente ha effettuato un lungo viaggio in Russia con il pretesto di effettuare un reportage. "Ma perché non ci sono gli amici di Putin in Italia? Lei ha fatto un lungo viaggio in Russia…", ha punzecchiato Tabacci, che ha ricevuto la replica piccata di Dibba: "Quindi mi sta dando del pupazzo prezzolato?".
I toni si sono alzati da parte dell'ex grillino, che è stato invitato anche da Tabacci alla calma: "Stia tranquillo… Lei è andato in Russia e ha fatto i suoi servizi in un Paese dove a dire che c'è la guerra si va in galera, e lei non ha detto che c'era la guerra, si è adattato". A quel punto, Alessandro Di Battista è sembrato prendere la questione molto sul personale: "Il presidente del Consiglio ha detto in una conferenza stampa che 'ci sono dei pupazzi prezzolati', traduzione: ci sono delle marionette in mano a Putin pagate dal Cremlino. I servizi segreti italiani invece hanno detto che non c'è nessun esponente politico che ha ricevuto denaro dal Cremlino". E davanti a questa ennesima replica iraconda, Tabacci ha chiuso serafico: "Sono prezzolati politicamente".
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