In queste ore gli occhi dell'Italia e del mondo sono tutti puntati su Giorgia Meloni: in attesa che il centrodestra confermi la sua proposta a Sergio Mattarella, c'è grande curiosità attorno a quella che potrebbe diventare la prima donna premier della storia italiana e a tutto quello che le gira attorno. Giorgia Meloni ha un compagno, il giornalista Andrea Giambruno, padre di sua figlia Ginevra. Se Giorgia Meloni diventasse la prima donna presidente del Consiglio, lui potrebbe diventare il primo first gentleman, anche se la definizione è ancora provvisoria, visto che non ci si è mai posti il problema di trovarne una. "Mi sa che una vera dicitura per l'equivalente maschile di First Lady non c'è. Aspettiamo un neologismo dello Zingarelli?", ha detto scherzando Giambruno al Corriere della sera.
"Non sono tipo da copertine"
Il giornalista considera quella della compagna una "vittoria epocale", che rappresenta "il completamento di un percorso lungo trent'anni; per nostra figlia, è una pagina di storia che, quando sarà grande, la renderà orgogliosa di sua madre". Ha destato tenerezza il biglietto scritto dalla piccola Ginevra per la madre l'indomani del voto, anche se, come ha spiegato Giambruno, Ginevra ha solo 6 anni e ha capito solo che sua madre ha vinto qualcosa, non ha la percezione di quanto è realmente accaduto e nessuno dei due ha fretta di catapultare la bimba in un mondo così caotico, almeno per il momento. Per Giambruno, invece, cambieranno molte cose, anche se preferisce continuare ad avere un profilo defilato: "Non sono tipo da copertine o foto patinate, infatti, nei nove anni con Giorgia, abbiamo sempre separato gli ambiti lavorativi".
"Palazzo Chigi? No, abbiamo una casa"
Il giornalista ha dichiarato che i viaggi di Stato non saranno una sua priorità, "se bisogna andare, e quando Giorgia me lo chiederà, lo farò con piacere" e che non vivranno a Palazzo Chigi nei prossimi 5 anni, nel caso in cui venga dato incarico alla sua compagna: "Le sembra che facciamo crescere una bimba di sei anni in un palazzo tipo Versailles? Anche un po' meno, grazie. Una casa ce l'abbiamo". E l'organizzazione di casa Giambruno-Meloni non è particolarmente rigorosa: "Lavoro sempre di sera e torno a casa all'una di notte: questo mi permette di essere il più libero dei due di giorno, quando faccio il papà. Giorgia fa ottimamente la mamma quando non ha altri impegni".
"Discutiamo di temi sensibili"
Andrea Giambruno smentisce di essere di sinistra, come una volta ha dichiarato la sua compagna con una battuta, però ha ammesso che in famiglia ci sono divergenze su alcuni ambiti: "Noi due discutiamo su temi sensibili che – lo comprendo – la politica deve affrontare con una responsabilità diversa rispetto a me che ho solo una mia opinione personale". Nessuna discussione, invece, sull'aborto perché, come ha spiegato anche Giambruno, "non troverà una riga in cui Giorgia contesta la 194". Nei prossimi anni, il giornalista dovrà fare i conti con gli ammiratori, spesso invadenti, ma sembra essere pronto a gestire anche questo aspetto dopo tanti anni insieme. Andrea Giambruno e Giorgia Meloni si sono scelti quando il giornalista era autore di un programma Mediaset e rimase colpito dalla persona oltre le apparenze.
"Matrimonio? Ora altre priorità"
"Ha una femminilità con una sua parte fragile, è un essere umano con una propria sensibilità, una propria dolcezza. Non è un robot", ha spiegato Giambruno che la vive quotidianamente, sottolineando come tutto quello che la sua compagna ha conquistato è merito del suo lavoro: "È il prototipo dell'italiano che amiamo: ci piace di più chi arriva dal nulla e ce la fa, rispetto a quello che nasce arrivato. Giorgia è una persona che ricorda e valorizza chi ha creduto in lei e l'ha supportata". C'è grande amore e stima nelle parole di Giambruno nei confronti della compagna, anche se ammette che ancora non è il momento di pensare il matrimonio, soprattutto ora: "Le priorità sono altre".
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