In difficoltà, in costante apnea e sempre più vicino alla débâcle. Enrico Letta le sta provando tutte per tentare la remuntada sul centrodestra, ma i sondaggi parlano chiaro: l'ammucchiata rossa è destinata al ko. Dalla contestata campagna social all'immarcescibile pericolo fascismo, il Partito Democratico ha puntato sui grandi classici, ma ha raccolto quasi esclusivamente critiche anche dall'interno. E le ultime dichiarazioni dell'ex primo ministro sono finite nel mirino dei competitors.
Se il centrodestra riuscisse a vincere nel 70 per cento dei seggi sarebbe un pericolo per la democrazia: questo il Letta-pensiero. Dito puntato contro la legge elettorale, votata dal Pd (ma questo non è stato rimarcato dal pisano), e non solo. Intervistato dalla Stampa, il segretario dem ha spiegato che il centrodestra potrebbe cambiare radicalmente la Costituzione a colpi di maggioranza: "Non c'è solo questo. Ci sono la Corte Costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura, per i quali l'equilibrio parlamentare è dirimente. L'allarme di una torsione maggioritaria è reale, sotto gli occhi di tutti. Chi non vuole la destra, ma vota 5 stelle e terzo o quarto polo, in realtà semplicemente fa stravincere la destra".
E ancora, nella speranza di racimolare qualche voto puntando sulla denigrazione, Letta è tornato a stigmatizzare il presidenzialismo. "Per me la questione chiave è il presidenzialismo, lo ha detto Berlusconi, con una maggioranza larga possono cambiare la Costituzione, introducono il presidenzialismo e dicono a Mattarella 'ti dimetti'", il suo intervento a Radio Capital: "Fanno un danno al paese perché dopo aver cacciato Draghi ora vogliono cacciare Mattarella".
Proposte travisate, fake news e bufale. Una strategia tipica della sinistra. Ma anche dal Terzo polo biasimano la comunicazione Pd. Dopo aver ribadito l'incoerenza dem su legge elettorale e taglio dei parlamentari – "il taglio dei parlamentari lo avete votato per sudditanza morale e culturale ai 5S, e poi non avete fatto nulla. Non prendere in giro gli elettori. Dopo due anni di giuramenti di fedeltà ai 5S non ho ancora sentito una parola di scuse per i danni fatti. Basta" – Carlo Calenda ha smentito qualsivoglia pericolo per la democrazia: "Sono tutte cazzate: non si caccerà Mattarella e non si cambierà la Costituzione".
Frecciatine pungenti anche da Italia Viva. "Non so cosa sia successo al Partito Democratico, Letta ogni giorno fa campagna elettorale per la Meloni. Ogni cosa che dice fa prendere voti in più alla leader di Fratelli d'Italia", l'affondo di Matteo Renzi a Controcorrente. Il senatore di Rignano è poi tornato sull'astio del segretario piddì nei suoi confronti: "Letta difende la Meloni e attacca noi. Il suo rancore personale è ormai fuori controllo. Noi rispondiamo sui contenuti". Colpito e affondato.
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