La visita di Enrico Letta in Germania sta cominciando a dare i suoi frutti. Il segretario dem, nell'ultima settimana di campagna elettorale, invece di stare sul territorio e parlare e rapportarsi con i suoi elettori ha scelto di volare oltre confine per chiedere il supporto esterno nella delegittimazione di Giorgia Meloni e del centrodestra, con l'obiettivo di incrinare l'immagine dell'Italia all'estero. Un comportamento scellerato da parte di un politico italiano, ormai alle corde e impegnato a screditare il Paese che, dopo anni, sceglierà democraticamente la sua guida, che potrebbe essere a trazione centrodestra con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Ed è dalla Germania che arriva uno degli attacchi più violenti alla leader di Fratelli d'Italia all'indomani della visita di Letta in Germania. Giorgia Meloni viene definita come "la donna più pericolosa d'Europa" che vuole trasformare il Paese in uno "Stato autoritario". A dirlo è il settimanale "Stern", che definisce la leader di FdI "veleno biondo" e avverte sul rischio di una sua vittoria alle elezioni del 25 settembre "con l'aiuto degli amici di Putin". Secondo "Stern", il successo della leader di FdI al voto di domenica prossima avrebbe "conseguenze estreme". Un'ingerenza senza precedenti dall'esterno nelle questioni italiane, che fa gioco a una sinistra che fin dall'inizio di questa campagna elettorale ha giocato sporco, spargendo fake news e aizzando le frange violente all'odio contro il centrodestra e Giorgia Meloni, che fa paura e Enrico Letta ma non perché è un pericolo democratico ma perché ha il consenso del popolo.
Ma Stern non risparmia nemmeno Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, dei quali dice che se il centrodestra andasse al governo, Putin avrebbe per la prima volta degli alleati alla guida di un Paese dell'Europa occidentale e, con il loro sostegno, potrebbe "destabilizzare" l'Ue. Una sequela di informazioni fake contro due leader che, come membri del governo in carica, hanno votato a favore di tutte le sanzioni contro la Russia e per l'invio delle armi in Ucraina, al contrario di quanto fatto dagli alleati di Enrico Letta, la Sinistra italiana di Nicola Fratoianni con il quale il segretario dem ha scelto di correre in queste elezioni.
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