(ANSA) – ROMA, 06 SET – "Voglio solo parlare" ma poi ha
aggredito la ex compagna con pugni e schiaffi. E' quanto
successo il 15 agosto scorso a Monte Compatri, centro in
provincia di Roma. Protagonista dell'azione violenta un
cittadino romeno di 30 anni, già sottoposto all'obbligo di firma
e ora finito in carcere per le accuse di lesioni aggravate e
rapina.
L'uomo, con la scusa di volerle parlare, è riuscito a farsi
aprire la porta di casa dalla sua ex, connazionale di 40 anni.
Appena entrato in casa ha ha iniziato a inveire contro la donna
a voce alta, a tal punto da svegliare qualche vicino. Dopo pochi
istanti è diventato ancor più violento, tanto da iniziare a
colpire con schiaffi e pugni la sua ex, che, spaventata, ha
iniziato a gridare per chiedere aiuto.
Uno dei vicini, un 50enne romano, si è precipitato in aiuto
della 40enne riuscendo ad allontanare l'aggressore che, prima di
abbandonare l'abitazione, ha frugato nella borsa della ex
compagna portando via le chiavi della sua autovettura, con cui
si è dato alla fuga lungo via Casilina, in direzione Roma.
Sul posto è intervenuto il personale del 118, che ha prestato le
prime cure alla donna per poi decidere di trasportarla al
Policlinico di Tor Vergata. I Carabinieri del Nucleo Operativo e
Radiomobile della Compagnia di Frascati hanno ricostruito che
l'aggressore era già sottoposto all'obbligo di firma presso la
Stazione Carabinieri di Roma Tor Bella Monaca. Inoltre, la donna
ha dichiarato di aver presentato altre denunce nei confronti
dell'ex compagno per situazioni analoghe.
I militari, oltre a denunciare a piede libero il 30enne per
rapina e lesioni aggravate, hanno richiesto e ottenuto
l'aggravamento della misura a cui era sottoposto, sostituendola
con la custodia cautelare in carcere a Rebibbia. (ANSA).
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