Rigassificatore ormeggiato nel porto di Piombino (Livorno) per i primi tre anni di attività e poi i restanti 22 anni di vita della Fsru Golar Tundra – questo il nome della nave rigassificatrice -, in un luogo ancora da indicare, ma che certamente non sarà nel mare al largo della costa della città toscana. In occasione della seconda riunione della conferenza dei servizi, che si è svolta ieri mattina a Firenze, è arrivato un altro punto fermo sul progetto per il rigassificatore di Snam, che il governo vorrebbe posizionare a Piombino per ridurre la dipendenza del Paese dal gas russo. «Abbiamo preteso che Piombino uscisse dalle ipotesi di un impianto offshore e oggi (ieri ndr) Snam formalmente in conferenza dei servizi ha ammesso che Piombino non è tra le collocazioni papabili per l'impianto offshore», ha detto il sindaco Francesco Ferrari (Fdi) che alla vigilia della riunione aveva ribadito la contrarietà del Comune del Livornese sia alla presenza del rigassificatore nel porto sia al successivo spostamento nel mare vicino. Questo risultato, ha rivendicato, è «anche il frutto della presa di posizione delle istituzioni locali e della città intera». Secondo il sindaco, che ha comunque ribadito che il futuro governo «dovrebbe essere investito di una decisione che è stata presa dal precedente», l'impianto nel golfo di Follonica o nel mare di Piombino avrebbe danneggiato turismo, itticultura e minato il Santuario dei cetacei. Dal canto suo Eugenio Giani, governatore della Toscana e Commissario straordinario parla di un «lavoro molto costruttivo, molto serio» e si dice «davvero ottimista sul fatto che possano sbrogliarsi uno per uno tutti i nodi, e si possa arrivare alla realizzazione non tanto dell'opera, ma di tutto quello che significa il progetto Piombino, quindi da un lato la nave, dall'altro lo sviluppo di una piattaforma offshore nei restanti anni, e poi tutte le opere complementari», «le bonifiche, le infrastrutture, le energie rinnovabili, gli sconti in bolletta per le imprese, lavoratori e famiglie». Archiviata l'ipotesi di Piombino, il nodo degli oltre venti anni di piattaforma offshore resta ancora sul tavolo della conferenza dei servizi. Giani, al termine della riunione ha detto che sul tema «Snam si è riproposta di aggiornare il punto al 21 ottobre e fornire una risposta che dipende anche dall'ente che può calibrare al meglio la posizione della piattaforma nel contesto delle oscillazioni marine». In quell'occasione, in vista del rilascio dell'autorizzazione entro il 27 ottobre, Snam dovrebbe, per la prima volta, formulare delle proposte sul futuro. Nel momento di avvio dell'iter autorizzativo per l'opera, Snam indicò in 25 anni la durata dell'attività della Fsru Golar Tundra. Dal confronto con il commissario Giani le parti si sono poi accordate per una concessione della banchina portuale a Piombino per tre anni, dopo i quali la nave dovrà essere collocata al largo in una piattaforma offshore.
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